Chiusi a Palermo pub e altre attività similari, i titolari ritenuti “non affidabili”. Il Comune di Palermo ha revocato quattro autorizzazioni ad altrettanti esercizi commerciali perché i titolari hanno riportato negli anni diverse condanne.
Questo aspetto da fare venire meno il requisito dell’affidabilità. I provvedimenti di revoca emessi a un negozio di somministrazione alimenti e bevande in via Oreto, un’attività di commercio al dettaglio alla Zisa e a due un pub al Capo e in zona cantieri navali.
Il procedimento
Il Comune di Palermo ha proceduto alla notifica di questi provvedimenti di revoche e ad annullamenti di autorizzazioni e Scia. Si tratta delle cosiddette segnalazioni certificate di inizio attività, necessarie per poter aprire esercizi pubblici. Il Comune si è avvalso delle attività di polizia amministrativa condotte dalla questura. Operazioni nell’ambito del monitoraggio dei luoghi della cosiddetta “movida”. I provvedimenti del Comune sono, infatti, connessi ai controlli ed ai collegati sviluppi istruttori svolti dalla questura. Ravvisate “condizioni per il venir meno dei presupposti di legittimità della cosiddetta Scia”.
“Sicurezza anzitutto”
“La polizia di Stato – si legge in una nota della questura – è infatti convinta che l’interesse collettivo e la salvaguardia della sicurezza dei giovani risultino beni certamente preminenti e prioritari. Ciò rispetto all’attività d’impresa condotta da titolari di esercizi pubblici di soggetti privi del requisito dell’affidabilità”. Annullati dal Comune gli effetti giuridici delle Scie intestate al titolare di due locali nel centro cittadino. Revocata anche l’autorizzazione unica, sempre allo stesso collegata, di un esercizio di somministrazione alimenti e bevande nel quartiere Oreto.
Il motivo
Provvedimenti adottati perché il titolare non avrebbe i “requisiti soggettivi”. In particolare ha riportato condanne definitive per numerosi reati ed una recente condanna anche per il reato di somministrazione di alimenti e bevande a minori. Sempre l’esercente è stato destinatario in passato della misura di prevenzione dell’avviso orale del questore. Analoghe le motivazioni che hanno portato all’annullamento della Scia di un pub nella zona dei cantieri navali. Altra revoca dell’autorizzazione per attività di commercio al dettaglio di prodotti non alimentari in zona Zisa.
I precedenti penali contano
Le motivazioni sono connesse alla carenza di requisiti soggettivi anche da parte del titolare del locale in ragione di numerose condanne penali riportate. ha avuto anche la recente notifica di un avviso orale e un provvedimento di sospensione per la durata di 30 giorni del pub. Questo per una rissa scoppiata all’interno del locale con un minore rimasto ferito. Analoghe e gravi sono le ragioni che hanno fatto ritenere il titolare di un pub nella zona del “Capo” privo dei requisiti di legge. Per lui è stato considerato un “pericolo di abuso dell’esercizio del titolo autorizzatorio”. Ha avuto svariate condanne penali definitive e la misura di prevenzione dell’avviso orale. Attività recentemente sospesa anche per un episodio di intossicazione di alcool etilico di due minorenni.
Commenta con Facebook