Sarà pubblicato domani sul sito del dipartimento regionale dell’Agricoltura il bando per sostenere la promozione dei prodotti agroalimentari siciliani tutelati dalla “qualità certificata” (Dop, Igp, Biologico, Qs). Per finanziare le proposte delle imprese c’è una dotazione di 2,5 milioni di euro, a valere sulla sottomisura 3.2 del Programma di sviluppo rurale della Regione Siciliana.

Si scommette sull’eccellenza

“Il governo Musumeci – afferma l’assessore all’Agricoltura, allo Sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea, Toni Scilla – scommette sull’eccellenza delle nostre produzioni e punta a farle conoscere in tutta Europa. La certificazione della loro unicità, infatti, è il miglior biglietto da visita per impattare i mercati continentali ed è la chiave di volta per accrescere la nostra presenza sulle tavole dei consumatori, grazie ad adeguate campagne di informazione”.

Proprietà organolettiche e produttive

L’obiettivo del bando è, infatti, migliorare la competitività dei produttori nella filiera agroalimentare favorendo proprio l’adozione di regimi che garantiscono al consumatore le straordinarie caratteristiche dei prodotti siciliani, sia sul fronte delle proprietà organolettiche sia su quello dei processi produttivi. Al bando potranno partecipare i consorzi di tutela, i consorzi di cooperative, le associazioni, le cooperative agricole, le associazioni temporanee di imprese (ati) e le associazioni temporanee di scopo (ats) e le reti di imprese.

La Regione ci prova e non sempre riesce

Da tempo la Regione ci prova a investire sull’agroalimentare di qualità siciliano, anche se su qualche buccia di banana è scivolata. Ci riferiamo al recente episodio, emerso tramite un’indagine di Striscia la notizia, in cui si è scoperto che al bar dell’Ars si offrivano incredibilmente arance argentine.

Il marchio “Qualità sicura”

Parentesi a parte c’è però anche da segnalare la nascita del marchio “Qualità sicura garantita” dalla Regione Siciliana grazie all’approvazione del disciplinare di produzione del latte crudo ovino, caprino e derivati. L’allora assessore che aveva promosso questa iniziativa, Edy Bandiera, aveva parlato di una “Svolta importante per la valorizzazione di queste produzioni siciliane”. Si tratta di un marchio che certifica l’origine siciliana dei prodotti caseari ma non solo, anche la loro qualità che viene da una filiera controllata.

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