“Nell’esprimere una forte preoccupazione per la situazione di stallo, determinata dalla crisi di governo, che blocca l’utilizzo dei fondi previsti nel Recovery Plan, auspichiamo che il governo regionale si affretti a convocare le sigle sindacali per avviare un confronto strategico sulle proposte prioritarie per un rilancio infrastrutturale, che permetta alla nostra Regione di essere al passo con il resto del Paese”.

Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario regionale della Cisl, Sebastiano Cappuccio e il segretario della Filca Cisl, Paolo D’Anca, che aggiungono: “La Sicilia e l’Italia intera -concludono-, in questo momento di drammatica emergenza sanitaria e sociale, con migliaia di morti e di perdita di centinaia di posti di lavoro, con famiglie ridotte sul lastrico, non possono più aspettare e ogni giorno in più perso avrà conseguenze devastanti sul futuro”.

Sempre in tema di rilancio infrastrutturale, lo scorso 11 dicembre i sindacati hanno incontrato l’assessore regionale Marco Falcone, chiedendo un tavolo tecnico ed una cabina di regia con le parti sociali e datoriali.
All’incontro hanno partecipato il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca, il segretario regionale di Feneal Uil, Francesco Di Martino e, in rappresentanza della Fillea Cgil, Piero Ceraulo che in una nota avevano scritto: “È stato un incontro proficuo e siamo soddisfatti che l’assessore Falcone abbia accolto la nostra richiesta di un tavolo tecnico, che avevamo avanzato già tempo fa, per avere certezza sui tempi di conclusione dei lavori dei cantieri della Palermo- Agrigento, dopo che è stato restituito alla viabilità un tratto della statale 640, ovvero l’apertura della della rotatoria dell’autostrada Palermo-Catania che immette nel nuovo viadotto Salso. Ci auguriamo adesso – avevano concluso – che l’assessore mantenga la promessa e rispetti l’impegno preso rispetto al cronoprogramma, perché i siciliani non possono più attendere sulla definizione di opere infrastrutturali che sono strategiche per il rilancio economico della nostra isola”.

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