Nuova fase per il reddito di cittadinanza. Scatta da lunedì prossimo la fase due. Per 704.595 beneficiari l’ora del «Patto per il lavoro» scoccherà, infatti, a partire dal 2 settembre quando cominceranno ad essere convocati dai Centri per l’impiego, con l’obiettivo di un’occupazione.

A ricordare l’appuntamento è Anpal Servizi, pubblicando sul sito i dati del ministero del Lavoro sulle persone ‘occupabili’.

Come previsto dalla legge, saranno chiamati non soltanto gli intestatari del Reddito ma anche i componenti del nucleo familiare maggiorenni che non sono occupati e che non frequentano un corso di studi.

I dati indicano che la gran parte dei soggetti da avviare al lavoro risiede nelle principali regioni del sud Italia: circa il 65% di questi beneficiari proviene da Campania (178.370), Sicilia (162.518), Calabria (64.057) e Puglia (50.904).

La partenza lunedì della fase due sarà anche l’occasione per l’avvio del training on the job dei navigator contrattualizzati da Anpal Servizi «proprio per fornire assistenza tecnica ai Centri per l’impiego nell’ambito del Patto per il lavoro».

«Rispetto ad una media nazionale che vede 236 disoccupati in carico ad ogni navigator, al sud il rapporto varia dai 379 di Campania e Sicilia ai 377 della Calabria, mentre all’opposto si trovano ad esempio Lombardia e Veneto dove ciascuno dei navigator previsti dovrà fornire assistenza tecnica a 102 disoccupati», viene sottolineato sul sito dell’Anpal.

Una volta convocato, il beneficiario del Reddito di cittadinanza dovrà quindi collaborare con il Centro per l’impiego a mettere nero su bianco quello che viene definito il “bilancio delle competenze» per stipulare il Patto per il lavoro e dovrà rispettare gli impegni previsti, in primis quello di accettare almeno una delle tre offerte di lavoro «congrue» che verranno avanzate, come previsto dalla norma.

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