Reddito di cittadinanza dimezzato in Sicilia. Con la revisione della manovra del governo gialloverde imposta dall’Europa i fondi destinati alla misura di sostegno promessa in campagna elettorale dai 5 stelle per la Sicilia potrebbero essere insufficienti. A fronte di 2 miliardi e 700 milioni di esigenza stimata potrebbero essere messi in campo solo 1 miliardo o poco più.

L’assegno rischia, di conseguenza, di arrivare a un massimo a 327 euro se si sceglierà di mantenere inalterata la platea dei beneficiari. I calcoli e le simulazioni sono proprio del centro studi per lo sviluppo del Mezzogiorno che aveva già rimarcato più volte che come la misura non sia semplice da applicare.

I conti sono fatti con un reddito di cittadinanza che non parta a gennaio ma da marzo 2019 quindi con un costo ridotto di tre dodicesimi e che, di conseguenza, nel 2020 non potrà che aumentare.

I nuclei familiari potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza, secondo le elaborazioni Svimez in Sicilia sono 342.880 (il dato comprende tutte e tre le fasce di reddito previste da 0 a 9000 euro). A Palermo sono 100.800, ad Agrigento, 27.900, a Caltanissetta 21.400, a Catania 80.300, a Enna 10.500, a Messina 33.400, a Ragusa 16.800, a Siracusa 24.800 a Trapani 26.900. Il reddito di cittadinanza per 9 mesi del 2019 in Sicilia sarebbe di 2 miliardi 715.039.628 euro.

Reddito di cittadinanza a parte nella finanziaria nazionale per la Sicilia sembra esserci poco o nulla anche se in discussione c’è l’emendamento sugli sconti fiscali ai pensionati che si trasferiscano nell’isola, quel modello Portogallo che anche la Regione ha messo in Legge di stabilità