Le regionali 2022 agitano il centrodestra forse più che il centrosinistra siciliano in vista delle candidature non solo a Palermo ma anche, proprio, alla Regione.

Irrompe la candidatura di Gaetano Miccichè

Proprio quando torna a crescere l’ipotesi Nello Musumeci ricandidato irrompe la possibile candidatura di Gaetano Miccichè, fratello dell’attuale presidente dell’Ars Gianfranco che è anche coordinatore di Forza Italia in Sicilia. A darla per cosa fatta è Repubblica Palermo che torna sul solco aperto da un altro giornale del gruppo, l’Espresso. Ma ripercorrendo il copione già visto nel 2012 l’imbeccata data al giornalista per mettere in difficoltà  Musumeci ha solo poche ore di vita

La smentita ufficiale a fronte delle ‘imbeccate’

“Gaetano Micciché, Chairman della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo non ha mai pensato né intende partecipare alla corsa per l’elezione a Presidente della Regione Sicilia. Quanto affermato oggi sulle pagine locali di Palermo di uno tra i principali quotidiani nazionali, è totalmente destituito di fondamento e le parole attribuite al dottor Micciché, non verificate con il diretto interessato, sono false”. Così un portavoce di Intesa Sanpaolo, in merito a quanto riportato oggi organi di stampa.

I dubbi

I dubbi sulla candidatura c’erano già prima delle smentita ufficiale. Gaetano Miccichè, attuale Chief executive di Imi San Paolo è al vertice della carriera bancaria, guadagna in un mese quel che un presidente della regione può guadagnare in un intero mandato e dunque non è mosso da motivi economici e già una volta, nel 2012, era stato gettato nell’agone da terzi salvo poi smentire la possibilità di una candidatura. non lui stesso, che continuò a restare in silenzio, ma la sua banca

Cosa è cambiato dal 2012

Secondo le ricostruzioni che oggi davano per cosa fatta la candidatura in nove anni qualcosa era cambiato, Gaetano Miccichè, oggi 71enne, avrebbe potuto pensare al pensionamento dalla attività bancaria per fare un ‘regalo’ alla sua terra ma avrebbe posto due condizioni: un passo indietro di Musumeci e l’accordo senza remore di tutta la coalizione. Due eventualità improbabili nella medesima misura. E adesso del tutto azzerate

Si litiga

La coalizione, comunque, dimostra grande litigiosità, addirittura cvrescente. Già il vertice di martedì alla Camera per scegliere il candidato sindaco di Palermo è stato impallinato dai centristi. e gli stessi centristi già nel 2012, in particolare Saverio Romano, chiesero lumi alla Imi San Paolo e ottennero la smentita della candidatura di Gaetano Micciché. Smentita che oggi non si è dovuta attendere

Non va meglio a sinistra

Non va meglio dal lato opposto della barricata dove di fatto non c’è ancora una proposta. L’unico a farsi avanti ufficialmente è Claudio Fava da ieri candidato ma senza un passaggio di coalizione. segno che anche lì di lavoro da fare ancora ne resta tanto

 

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