“Siamo stati a un passo dalla chiusura positiva di un’alleanza ampia e vincente. Oggi, prima di archiviare questo schema politico rischiando di lasciare la
Sicilia definitivamente nel baratro del populismo, in tutti gli uomini di buon senso che hanno, per un verso, a cuore il destino della nostra Regione e, per altro verso, ricoprono ruoli di responsabilità nei partiti, si impone il dovere del dialogo e del confronto. Non si può derubricare l’esperienza moderata e
centrista, maggioritaria nella nostra Isola, in un indistinto ed incomprensibile fatto civico! Miccichè ha ragione, senza centro in Sicilia non si vince, il resto è utopia e non politica”. Lo afferma Toto Cordaro, presidente del gruppo parlamentare Cantiere popolare all’Assemblea regionale siciliana.
“Osservo che Nello Musumeci, che per me resta un ottimo candidato, ha accanto troppi tifosi – aggiunge – e troppo pochi buoni consiglieri. In un inammissibile gioco di veti incrociati, anche noi ne avremmo tanti da opporre: credo, per fare un esempio, che il redivivo Fabio Granata sia lo stesso ex deputato
alleato di Beppe Lumia nella scorsa legislatura. Torniamo alle cose che ci uniscono, tante, e ragioniamo su quelle che ci possono dividere, poche, per superarle nell’esclusivo interesse della Sicilia e dei siciliani”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Roberto Di Mauro, capogruppo dell’Mpa all’Ars: “Gianfranco Miccichè in questi mesi non si è risparmiato nel cercare di comporre un programma di governo e una squadra di uomini e donne che dovranno assicurare l’alternanza e contrastare l’antipolitica. È un impegno che
abbiamo condiviso e che intendiamo condividere ancora”.
“Per questo speriamo di poter riprendere a parlarne presto, meglio quando il solleone si sarà placato, attorno ad un tavolo, per parlare di idee e obiettivi, senza escludere alcuno, purché animati da prudenza e buona volontà. – ha aggiunto – Senza pregiudiziali se non quelle della intransigenza sull’ amministrazione onesta ed efficiente e senza cronometri in mano. Ci sentiamo più che mai patrioti: la nostra patria è la Sicilia”.
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