L’assessorato regionale alla Salute ha chiuso l’accordo relativo ai tetti di spesa e alle risorse economiche per l’assistenza ospedaliera privata per il biennio 2022-2023.

Il documento firmato da Razza, Aiop e Aris

Il documento, firmato dall’assessore Ruggero Razza e dai rappresentanti delle associazioni dell’ospedalità privata Aiop e Aris, oltre a fissare i budget che l’ente distribuisce alle aziende convenzionate, stabilisce alcune importanti novità.

Dal governo Musumeci 7 milioni di euro per abbattere le lunghe liste di attesa

Da quest’anno infatti, al fine di abbattere la problematica delle lunghe liste d’attesa, il governo Musumeci prevede una quota aggiuntiva di 7 milioni di euro.

Ulteriore stanziamento di 25 milioni

In secondo luogo, l’Amministrazione stanzierà 25 milioni in più per le prestazioni di alta complessità erogate dal sistema delle case di cura private. Una misura pensata anche per evitare che i cittadini siciliani siano costretti a viaggiare fuori regione per ricevere assistenza di alto livello.

L’assessore Razza spiega il duplice obiettivo dell’accordo

“Con questo accordo – sottolinea l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza – raggiungiamo un doppio obiettivo. Da un lato, stabiliamo le risorse per i privati convenzionati, realtà che forniscono un contributo fondamentale in una logica di sinergia pubblico-privato, tutta a favore del cittadino. Dall’altro, istituiamo un nuovo principio: se il privato riesce ad erogare prestazioni di alta complessità, aggiuntive a quelle già previste, sarà coperto da un ulteriore budget. In questi anni siamo già riusciti a ridurre il numero dei siciliani che, per curarsi, erano costretti a spostarsi in altre regioni. Con questo provvedimento vogliamo che abbatterlo ulteriormente. Il nostro territorio possiede risorse professionali e tecnologiche di grande livello, valorizzarle è un nostro dovere”.

Sanità e Pnrr, Sicilia terza regione in Italia per finanziamenti

“Nell’ambito della Missione 6 “Salute” del PNRR, oggi la Sicilia è la terza Regione italiana per allocazione dei primi 8 miliardi di euro distribuiti dal Ministero della Salute ai territori, circa 800 milioni”. Ad affermarlo, al convegno Meridiano Sanità Sicilia che si è tenuto l’1 luglio al Castello Maniace di Siracusa, è stato Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House Ambrosetti.

Le risorse impiegate

Nel dettaglio delle risorse per la Sicilia, legate al Pnrr, De Molli ha chiarito: “Il maggior numero di risorse sono destinate alle Case della comunità (217,0 milioni di euro), Digitalizzazione (139,9 milioni di euro) e la sicurezza degli ospedali (139,8 milioni di euro)”.

Edilizia sanitaria

Nel corso dell’evento è stato presentato il Paper di The European House – Ambrosetti “Digital Health 2030 in cui sono riportati i numeri chiave della sanità siciliana in tema di risorse e infrastrutture fisiche e digitali.
“Va chiarito, infatti, che in questi anni – ha detto De Molli- l’Isola ha avviato – ed in parte completato – un profondo processo di rinnovamento investendo in edilizia sanitaria, con il recupero di alcune strutture e la realizzazione di nuovi ospedali, in tecnologie medicali, digitalizzazione del sistema e ricerca”.

Aumenti di contratti nella sanità

Secondo De Molli “l’investimento sul personale del SSR ha visto negli ultimi 4 anni l’assunzione con un contratto a tempo indeterminato di oltre 15.000 professionisti (tra medici, infermieri e tecnici sanitari) a cui si sono aggiunte circa 10.000 unità per far fronte all’emergenza pandemica”.

Articoli correlati