• La Fials Sicilia chiede stabilità per dirigenti e tecnici con almeno 5 anni di qualifica
  • Ma anche per chi è già di ruolo ed è in cerca di stabilizzarsi in ruoli superiori
  • Secondo l’organizzazione sindacale il quado è al momento incerto

Stabilizzazione per i dirigenti amministrativi che hanno maturato almeno cinque anni di qualifica e per i lavoratori della sanità già in ruolo che ambiscono a qualifiche superiori. Lo chiede, con una nota, la Fials Sicilia all’assessorato regionale alla Salute invocando anche che si pronunci immediatamente sulla questione.

“Escludere questi lavoratori dalla stabilizzazione – spiega la Fials con una nota – costituisce un non senso giuridico e sostanzia una grave ingiustizia, lasciando libere le aziende di comportarsi con la massima discrezionalità. La segreteria regionale Fials invita il dirigente generale Mario La Rocca ad una scelta coraggiosa”.

“Massima urgenza”

Altro tema riguarda invece i lavoratori del comparto che sono già di ruolo. Una recente ordinanza del Consiglio di Stato, infatti, consente di stabilizzarli in ruoli superiori. Questa è una possibilità fino ad oggi negata da altre sentenze. La Fials, dunque, chiede di “ritornare con la massima urgenza sull’argomento, non appena sarà pubblicata la motivazione della decisione, che consente a tutti coloro che hanno maturato i requisiti della legge Madia, anche se di ruolo, di accedere alle procedure di stabilizzazione”.

Un al momento quadro incerto

Per la sigla sindacale, il quadro al momento è incerto. Secondo la Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità siciliana, infatti, ad oggi una direttiva dell’assessorato del primo aprile lascia “alla prudente valutazione delle aziende sanitarie siciliane la possibilità di accedere ad interpretazioni restrittive o estensive della legge Madia. Pur rappresentando un atto di coraggio nell’affrontare la delicatissima materia, finirà con il determinare sensibili disparità di trattamento all’interno della nostra Regione, sulla base della coscienza e del coraggio del singolo direttore generale”.