Ricostituito il Comitato direttivo dell’Aran Sicilia. Lo ha deciso il governo Musumeci che ha proceduto alla nomina del presidente e dei due componenti dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione.

A presiedere l’organismo sarà Francesco Verbaro, già docente della Scuola superiore della Pubblica amministrazione, ex direttore del dipartimento della Funzione pubblica presso la presidenza del Consiglio dei ministri e segretario generale del ministero del Lavoro.

Componenti sono stati nominati: Paolo Cibin, già dirigente della Ragioneria generale dello Stato, esperto in materia di lavoro pubblico e relazioni sindacali e componente del Nucleo di esperti della Corte dei conti e Giuseppe D’Appolito, già componente per due mandati del Comitato direttivo dell’Aran, con esperienza specifica in materia di relazioni sindacali per la Dirigenza e per il Comparto.

 

Riclassificazione e riqualificazione del personale, progressioni economiche, rappresentanze sindacali unitarie, sedi virtuali di lavoro, merito e produttività. Sono i punti fondamentali concordati da Regione e sindacati al tavolo tecnico che si è svolto oggi alla Funzione pubblica con l’assessore regionale Bernadette Grasso. “Le direttive dell’Assessorato per il rinnovo del contratto dei regionali sono pronte – ha annunciato l’assessore Grasso. – Ho accolto molte delle proposte che mi avete fatto nei tre incontri che ci sono stati dal giorno del mio insediamento e ho messo parte della mia visione della macchina amministrativa. L’opinione pubblica ci chiede un’erogazione di servizi più qualificati, punteremo al merito e alla produttività e impiegheremo le risorse necessarie. Qualcosa potrà andare a regime subito, qualcosa potrà essere chiuso successivamente, ma con passaggi certi”.

Il documento sarà ora trasmesso all’Aran, dopo la ricostituzione degli organi che avverrà nella riunione della di giunta di questa sera, per la contrattazione finale. L’assessore, supportata dalla Ragioneria generale della Regione siciliana, ha confermato inoltre che le somme a disposizione ammontano a 53 milioni di euro, bastevoli sia per il rinnovo del contratto del Comparto sia per la Dirigenza.

“Abbiamo l’esigenza di recuperare il tempo perso. Chiediamo, quindi che il processo non si arresti e che si proceda piuttosto con un’accelerazione. Su tutte le questioni e su una questione, in particolare, vigileremo con attenzione: la riclassificazione e la riqualificazione del personale. Continueremo a collaborare con l’amministrazione per la definizione del nuovo contratto e non smetteremo di insistere sulla necessità di eleggere le Rsu anche negli uffici della Regione e sull’istituzione delle sedi virtuali di lavoro”, dichiarano Gaetano Agliozzo e Clara Crocè della Fp Cgil, Paolo Montera e Fabrizio Lercara della Cisl Fp, Enzo Tango e Luca Crimi della Uil Fpl.

“Prima della firma del rinnovo del contratto – proseguono i sindacalisti – chiediamo alla Regione di conoscere l’esatto fabbisogno di ogni singolo dipartimento regionale. Inoltre, presteremo particolare attenzione sulla congruità e le decorrenze delle somme contrattuali e proponiamo alla Regione di usare i fondi europei dell’Obiettivo tecnico 9-10 per finanziare la formazione del personale regionale ai fini della riqualificazione”.

“Dobbiamo dare risposte ai dipendenti al più presto – concludono – il lavoro è cambiato e la riclassificazione è fondamentale. Non si può più ritardare la firma di un nuovo contratto che riconosca ai lavoratori diritti fino a oggi negati e che permetta di rendere più efficiente e più produttiva la macchina amministrativa della Regione, per offrire, tra l’altro, anche servizi più moderni ai cittadini”.