«Apprendiamo con grande preoccupazione, nel silenzio da parte dei vertici della Regione Siciliana, della scelta scellerata di scioglimento della Camera di Commercio del Sud-Est, ovvero, del distacco delle CCIAA di Siracusa e Ragusa da quella di Catania ed associandole a quelle delle province di Caltanissetta, Agrigento e Trapani. Una scelta, verosimilmente, non dovuta ad una “nuova visione”, ma legata solo alle ambizioni di qualche deputato in cerca di visibilità e potere». A lanciare l’allarme è Francesco Trainito, presidente di Ascom Sicilia (Associazione del commercio, servizi, turismo e pmi), che ha scritto al presidente della Regione Nello Musumeci e al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè.
Cinque città accorpate
La nuova CCIAA, che vede accorpate le CCIAA di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Ragusa e Siracusa, “distanti non solo geograficamente, ma anche dal punto di vista economico e sociale, in barba alle esigenze delle imprese Siciliane, risulta incomprensibile Ascom Sicilia prende le distanze dall’emendamento al decreto ‘Sostegni-bis’. Le camere di commercio sono espressione del mondo imprenditoriale per il quale rappresentano un reale punto di riferimento dei territori”.
La Supercamera a 5
“L’eventuale nuova Camera a cinque, consegnerebbe la sede legale dell’ente a Trapani, distante 350 chilometri da Ragusa e da Siracusa, scontentando di fatto tutti e cinque i territori. Ci appelliamo, pertanto, al buon senso di quella parte politica che, lavorando solo per gli interessi della Sicilia e dei siciliani, si faccia promotrice di un leale confronto con le imprese, le associazioni datoriali e tutti gli attori principali della vita economica delle imprese, per arrivare a una soluzione condivisa da tutto il sistema imprenditoriale”.
“Sconcertati dai commissariamenti”
“Siamo sconcertati dal sistema dei commissariamenti, utilizzato da coloro i quali, non potendo democraticamente guidare le CCIAA, pensano di nominare i commissari. Già il Governo Crocetta, in maniera sciagurata, aveva commissariato le Province, il risultato è davanti gli occhi di tutti, “amici” a guidare gli enti e servizi zero, basta vedere la situazione degli edifici scolasti e delle strade provinciali. Qualunque decisione dovesse essere presa, pretendiamo, come si fa nel sistema elettorale, che gli effetti si abbiano solo ed esclusivamente alla scadenza naturale degli enti, diversamente dovremo pensare che ciò serve ad altro…
Saremo attenti a tutto quello che succederà nei prossimi giorni, denunciando qualunque attività sospetta, facendone memoria, per noi e per le nostre imprese, per il momento in cui gli stessi soggetti verranno a cercarci in campagna elettorale”.
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