Rinviate le elezioni amministrative in 42 comuni. Gli elettori andranno al voto in autunno. L’Ars ha approvato il disegno di legge. Slittano anche le elezioni di secondo livello nei Liberi consorzi.

I comuni al voto in autunno

Le elezioni si terranno fra il 15 settembre e il 15 ottobre di quest’anno. Si voterà ad Alia, Montelepre, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Terrasini, Canicattì, Favara, Montallegro, Montevago, Porto Empedocle, San Cataldo, Vallelunga Pratameno, Adrano, Caltagirone, Giarre, Grammichele, Ramacca, Calascibetta, Antillo, Ferla, Lentini, Noto, Pachino, Rosolini, Sortino, Alcamo e Calatafimi Segesta, Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Ficarra, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta, Patti, Rodì Milici, San Marco d’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Terme Vigliatore, Torregrotta.

Anche i comuni sciolti per mafia

Alle urne anche cinque comuni sciolti per mafia: San Biagio Platani, Vittoria, Torretta, Misterbianco e Mezzojuso.

Intanto l’Ars avvia percorso per la legge sull’accoglienza

Presentato stamattina in conferenza stampa su piattaforma Zoom il ddl su accoglienza e inclusione, frutto di un lavoro coordinato dalla Rete “L’isola che c’è” e a cui hanno preso parte numerosi deputati di diversi partiti dell’Assemblea Regionale Siciliana. In collegamento erano presenti i deputati regionali Nuccio di Paola, Stefano Pellegrino, Claudio Fava, Giuseppe Lupo, Margherita La Rocca Ruvolo e Sergio Tancredi, oltre al presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, e al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

Convergenza tra partiti di maggioranze e opposizione

Il ddl che inizia ora il cammino nella Prima commissione legislativa dell’Ars ha visto un’ampia e trasversale convergenza dei partiti che hanno ravvisato la necessità per la nostra Isola, vocata da sempre all’accoglienza (non solo per motivi geografici), di dotarsi di una legge che vada a colmare un vuoto normativo, ingiustificabile, specie alla luce dell’attuale momento storico, che la Sicilia vive come terra di frontiera geografica e socioeconomica.

Nato da percorsi di condivisione

“Questo disegno di legge – dice il deputato regionale del M5S Nuccio Di Paola, primo firmatario del ddl – nasce da un incontro che ha avviato un percorso di condivisione tra diverse realtà, diversi mondi che hanno imparato a conoscersi, a dialogare. Un percorso che, senza personalismi e nel rispetto reciproco, anteponendo il noi all’io, è riuscito a concretizzare il disegno di legge che va a dotare la Sicilia, al pari delle altre regioni, di una legge regionale sull’accoglienza e l’inclusione”. “Questo modello di lavoro, queste sinergie – continua Di Paola – non si devono perdere, non si devono disperdere le energie migliori che hanno reso possibile tutto questo. Anzi si deve continuare a lavorare per replicare questa esperienza, adottandola nei diversi temi e problemi che da troppo tempo attanagliano la nostra terra e per i quali i siciliani aspettano risposte”.