Si torna a scuola in Sicilia ma con il contagocce. Giorno 8 saranno davvero pochi gli studenti che potranno tornare in classe. Giorno 11, invece, la prima campanella per le scuole superiori dopo che la Regione ha dettato le  regole che modificano in modo profondo le abitudini consolidate in aula e fuori. La novità riguarda i tamponi che saranno eseguiti anche i classe. A riportare la notizia è il Giornale di Sicilia in edicola oggi.

Il presidente del Consiglio ci teneva a riportare gli alunni in classe subito dopo l’epifania e così sarà nonostante i dubbi del ministro alla Salute e della conferenza delle regioni. Anche l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, sarebbe favorevole alla riapertura delle scuole ritenendo che ci siano le condizioni perché le lezioni ripartano.

Cambieranno gli orari in cui gli studenti entreranno in classe. Ci saranno due turni. Il primo inizierà alle 8 e si concluderà alle 13, il secondo è più flessibile e prevede il via fra le 9 e le 9,30 e la campanella di uscita fra le 14 e le 14,30. I dirigenti scolastici decideranno in tal senso mentre sindaci e assessorato regionale ai Trasporti garantiranno un aumento delle corse degli autobus urbani ed extraurbani.

Anche se la scuola inizierà ufficialmente l’8 gennaio, molte scuole non apriranno per l’esecuzione di disinfestazioni. Lunedì 11 si inizierà a ritmo ridotto visto che Lagalla ha previsto che solo il 50% degli studenti rientri in classe, il resto proseguirà con la didattica a distanza.  Da lunedì 18 in classe potrà andare il 75% degli studenti, gli altri seguiranno le lezioni da casa. 

Nelle scuole saranno anche garantiti i controlli sanitari mediante test rapidi utilizzando le Usca scolastiche già attive. “Il controllo – spiega Lagalla – può rendersi necessario, e quindi, automatico, quando verrà segnalato un problema o una situazione di pericolo. Oppure presidi e sindaci possono chiedere che venga eseguito su un istituto contattando l’assessorato regionale alla Sanità o la Asp”.

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