• La deputata nazionale Roberta Alaimo risponde all’atto di interpello della Regione per trasferimento nel Corpo Forestale
  • La deputata è parlamentare da un mandato e mezzo
  • In tutto sono 450 i dipendenti che hanno manifestato il proprio consenso

Anche un parlamentare grillina risponde all’atto di Interpello per la Forestale

Tra quelli che hanno dato il consenso per il trasferimento al Corpo Forestale, rispondendo all’atto di interpello della Regione Siciliana c’è anche Roberta Alaimo dipendente regionale, deputata nazionale del Movimento 5 Stelle, il padre ha lavorato all’interno del Corpo. A raccontarlo è il Giornale di Sicilia.

La deputata che è già ad un mandato un mezzo da parlamentare ed il massimo stabilito dal M5S è di due con sincerità ha ammesso “Ho risposto all’atto di interpello – dice – perché ho già lavorato nell’ambito dello sviluppo rurale. E poi, perché no, c’è un vantaggio economico”.

In tutto sono stati 450 i dipendenti regionali che hanno risposto all’interpello della Regione Siciliana per un trasferimento nel Corpo Forestale.

Il Governo regionale conta di bandire un concorso da circa 300 posti.  Un progetto che che si è scontrato con l’impugnativa dello Stato che dava l’opportunità di riaprire i concorsi.

La norma che ha riaperto le assunzioni

Lo scorso luglio è’ stata infatti approvata all’Assemblea regionale la norma presentata dal governo Musumeci che prevede lo sblocco dei concorsi e che, come sottolinea l’assessore al Territorio e ambiente Toto Cordaro, “consentirà finalmente di integrare un organico ormai sotto dimensionato, adeguandolo alle reali esigenze di una capillare salvaguardia del nostro patrimonio naturale “.

Disco verde, a Sala d’Ercole, con la sola astensione del Movimento cinque stelle, anche per altre due norme: la prima concede l’adeguamento dell’indennità mensile pensionabile attesa da anni dagli agenti in divisa e che sarà concretamente corrisposto alla fine della prevista contrattazione sindacale. L’altra consente di utilizzare, attraverso l’istituto del comando, i guardia parco dei Nebrodi nella campagna antincendio in provincia di Messina.

“Anche qui – aggiunge l’assessore Cordaro – si tratta di far fronte a un organico insufficiente, ridotto a sole 31 unità, di cui soltanto ventisei operative. Quella di oggi può essere considerata una giornata storica perché, oltre a sbloccare dopo trent’anni procedure di assunzione, ridà dignità a un Corpo che riveste una funzione essenziale e che, con la presenza dei suoi uomini, contribuisce ad innalzare il livello di sicurezza in ogni angolo della nostra Isola”.

Nella relazione di presentazione al ddl veniva segnalata la carenza di personale in pianta organica, e viene ricordato che le ultime assunzioni risalgono a circa 25 anni fa.