Roberto Lagalla tira le somme dei suoi primi sei mesi da sindaco di Palermo. Il primo cittadino ha tenuto questa mattina una conferenza stampa a Palazzo delle Aquile per presentare i risultati raggiunti dalla sua Amministrazione e per parlare del prossimo futuro della città. Presenti diverse branchie della Giunta Comunale. Fra i temi affrontati priorità ai conti di Palazzo delle Aquile, di recente riportati in asse in seguito all’approvazione del bilancio di previsione 22-24 prima e del consolidato poi. Spazio anche all’emergenza cimiteriale e al tema legato al futuro del polo impiantistico di Bellolampo.
Roberto Lagalla e i suoi primi sei mesi da sindaco
Era il 12 giugno 2022 quando l’ex Rettore dell’Università di Palermo ha ottenuto una larga vittoria nei confronti di Franco Miceli. Da allora, Roberto Lagalla ha dovuto fare i conti, letteralmente, con diverse emergenze. Prima fra tutte quella legata al bilancio di Palazzo delle Aquile. Casse, quelle del Comune, scarne e ridotte ai minimi termini da una condizione di sovraccreditamento ad oggi non risolta. Ed è proprio da lì che l’ex assessore regionale parte nella propria analisi di questi suoi sei mesi nel ruolo di primo cittadino del capoluogo siciliano.
“Abbiamo rimesso in sesto i conti del Comune di Palermo, prima con l’approvazione del rendiconto 2021 e poi con il bilancio di previsione 2022-24. Dal punto di vista del PNRR, la nostra città è prima per numero di progetti. Il terzo elemento posto riguardava la riorganizzazione degli uffici e delle strutture comunali, che abbiamo varato e che decorrerà dal 9 gennaio. In questi sei mesi abbiamo posto questi tre pilastri per il lavoro che ci attende nel 2023. Ma, al contempo, abbiamo affrontato due grandi emergenze cittadine, ovvero il progressivo miglioramento dell’igiene urbana, tramite un piano di pulizia straordinaria, e quella del cimitero dei Rotoli. L’appena disposto potere commissariale al Comune di Palermo permetterà di accelerare il percorso in tal senso”.
La legge di bilancio e il piano di riequilibrio
Poi parentesi sul futuro, in particolare sul prossimo accordo con lo Stato. “Entro il 31 gennaio 2023 arriveranno i 180 milioni da Roma per il percorso di riequilibrio. In tal senso, ringrazio il vicesindaco Carolina Varchi che ha seguito la vicenda della legge di bilancio in stretto contatto con il Governo nazionale. Documento che, a partire dal 2024, prevede un contributo di 40 milioni di euro per le città metropolitane della Sicilia; il commissariamento dell’emergenza cimiteriale, l’eliminazione degli aumenti dei servizi a domanda individuale, che ci restituisce circa 9 milioni già a partire dal 2023. Infine, l’incremento della disponibilità dell’anticipazione di cassa, che conferisce al Comune di Palermo una maggiore liquidità, sommata ai 310 milioni di euro già dovuti e bloccati al ministero del Tesoro per incongruenze sui documenti di bilancio, risolti proprio in questi giorni”.
“Questo pomeriggio avvieremo una rimodulazione del piano di riequilibrio, da varare entro il 31 marzo – ha proseguito il primo cittadino – . Contiamo di concordare condizioni migliori con Roma fra febbraio e marzo. Ci avvarremo della collaborazione di Ifel, struttura tecnica dell’Anci, con la quale abbiamo stilato un apposito protocollo per la riscossione dei crediti”.
“All’atto del nostro insediamento, abbiamo trovato una macchina comunale che, sotto il profilo della contabilità, era ferma – ha aggiunto Carolina Varchi – . A dicembre sono terminati 24 mesi di gestione provvisoria. Credo che fosse inimagginabile gestire la città in questo modo. Abbiamo ritenuto che la priorità era recuperare, all’occhio dei nostri interlocutori, quella credibilità che avevamo perso. Fatto portato a compimento con l’approvazione degli atti mancanti. Con riguardo al cronoprogramma, abbiamo richiesto diverse cose. Da un lato, la possibilità di un ulteriore proroga per la sottoscrizione del patto entro il 31 gennaio. La seconda questione è che questa volta vi è un impegno corale dell’Amministrazione e degli uffici sul cronoprogramma da porre in essere”.
Ponte Corleone, tram e infrastrutture
Tema caldo quello delle infrastrutture, sul quale il sindaco ha annunciato novità. “Il ponte Corleone è interamente finanziato, sia dal punto di vista della messa in sicurezza che sul raddoppio. Abbiamo fatto degli accordi sia sul piano del dissesto idrogeologico che sul piano degli scarichi fognari. In tal senso, abbiamo messo in cantiere il grande tema delle due aree che vengono sommerse in caso di eventi fluviali intensi, ovvero Mondello e Romagnolo, dove restano bloccati al momento lavori da 14 milioni di euro. I lavori del sottopasso di via Crispi, rivelatisi più critici rispetto a quelli previsti, si stanno completando in direzione Cala. Mentre su viale Regione si sono conclusi gli interventi sul canale Mortillato e sul canale passo di Rigano”.
Fra le grandi partite che riguardano il capoluogo siciliano vi è anche quella relativa al tram. “Il bando del tram è al momento limitato alle linee C e B. La lievitazione dei costi ha reso il finanziamento insufficiente per completare le strutture. Abbiamo affrontato l’annoso problema dell’attraversamento di via Libertà. La linea C è essenziale perchè ricongiunge i due semianelli che costituiscono i perimetri tramviari, in quanto cucirà la linea 4 alla linea 1. Si proseguirà anche da Notarbartolo in direzione Giachery (con la linea B), in modo da aumentare i punti di contatto con gli scambi intermodali”.
Grandi Eventi
Passaggio chiave, secondo il sindaco, il ritorno dei concerti nel capoluogo siciliano. “Sono tornati i grandi eventi, fra cui il concerto di Venditti e De Gregori, nonchè quello di Francesco Gabbani per il Capodanno. Per il 2023, sono già programmati i concerti di Vasco Rossi al Renzo Barbera e di Radio Italia al Foro Italico”.
Rifiuti: “Piano straordinario non ha tolto nulla all’ordinario”
Capitolo a parte riguarda il tema dei rifiuti, in particolare sul fronte degli ingombranti e dell’indifferenziato. “Sui rifiuti ci siamo presi delle responsabilità autorizzando sversamenti nelle vasche di Bellolampo. Abbiamo investito 60 milioni per il potenziamento di mezzi e sulla raccolta differenziata. Quello che ha giovato è la chiusura della transazione con la curatela ex Amia, che ha portato ad un risparmio di 46 milioni di euro. Molti hanno criticato il piano di pulizia straordinaria, come se questo abbia tolto qualcosa a quella ordinaria. Ha indotto invece nei cittadini la percezione di una città relativamente più pulita rispetto al solito. Questa percezione ha giocato a vantaggio di un’autoprotezione nei cittadini che, oggettivamente, hanno visto, in alcune sue aree, una città più pulita. La pulizia ha portato alla rimozione di 7769 tonnellate di rifiuti“.
Sui Rotoli: “Le bare a deposito sono 1080”
Tema caldo quello relativo al cimitero dei Rotoli dove, secondo i dati forniti dall’ormai ex direttore della struttura, si è sfiorata quota 1300 salme a deposito. “Si è ripreso a seppelire con lentezza. Di questo elemento ce ne siamo resi conto, tanto da richiedere i poteri commissariali. Fatto che accelererà i processi sia dal punto di vista della struttura, sia delle bare insepolte. Ci auguriamo quindi che il 2023 possa essere l’anno decisivo, anche in virtù dei due milioni di euro per il Governo nazionale”.
Numeri non condivisi dall’assessore ai Servizi Cimiteriali Salvatore Orlando. E’ proprio l’esponente di Italia Viva a fornire una postilla. “Il dato ufficiale fornito dal responsabile della Reset e dal nuovo direttore del cimitero parla di 1080 salme in attesa di degna sepoltura. Di queste, 396 in attesa di tumulazione, il resto per inumazione. Tutto quello che gira e che non porta la firma degli uffici comunali non dovrebbe essere preso in considerazione”.
Stabilizzazione e potenziamento del personale
Fatto a cui si aggiungono le operazioni di stablizzazione e potenziamento del personale. Manovra affiancata alla riorganizzazione degli uffici e resa possibile dal riallineamento dei documenti contabili dell’Amministrazione Comunale. Operazione completata, proprio l’ultimo giorno dell’anno, con l’approvazione del bilancio consolidato. “In brevissimo tempo, dall’insediamento del segretario generale, si è definito il nuovo contratto con il personale decentrato, stabilizzando a 30 ore i dipendenti e andando incontro alla previsione del piano di riequilibrio. Fatto che è costato circa 9 milioni di euro. Contiamo molto su questo maggiore tempo lavoro, in cui rientreranno anche i vigili urbani. Gli stessi godranno di un’altra giornata di lavoro. Elemento che potrà dare un forte impulso alle attività comunali”.
Sulle Partecipate: “Governance cambierà nelle prossime settimane”
Parentesi, infine, sul tema delle società Partecipate. Elemento sul quale, ad inizio dicembre, lo stesso primo cittadino aveva annunciato cambiamenti in termini di governance. Avvicendamenti poi non avvenuti, con le società che hanno mantenuto il loro assetto precedente. Un cambiamento però soltanto rinviato per il primo cittadino, che spiega così la sua decisione. “Non ho detto questo. La governance cambierà nelle prossime settimane. Questo perchè il nostro obiettivo era quello di avviare una metodologia di lavoro con le Partecipate e di potere attribuire alle governance uscenti le responsabilità della gestione dell’anno solare 2022”.
Caso a parte riguarda Gesap, società che gestisce l’aeroporto di Palermo. Ente sul quale Comune e Regione Siciliana sembrano allineati, con una privatizzazione ormai più che all’orizzonte. Concetto ribadito anche dal primo cittadino ai microfoni dei giornalisti. “Noi abbiamo impostato un lavoro di confronto e dialogo con tutte le Partecipate. Aziende a cui abbiamo chiesto un piano industriale e una prospettiva, che sarà esaminata e validata tecnicamente. Lo stesso vale per Gesap, che evidentemente dovrà essere idoneo ad una eventuale privatizzazione, che comunque rimane certamente uno degli obiettivi possibili e verosimili dell’evoluzione gestionale di quel fondamentale segmento dell’attività economico e turistica di Palermo”.
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