Mille bare a deposito al cimitero dei Rotoli, a Palermo. Quello raggiunto dalla struttura di lungomare Cristoforo Colombo è un traguardo di cui c’è poco di cui andare fieri. Due anni di emergenza pesano sul camposanto del capoluogo siciliano, fiaccato dall’assenza di soluzioni a lungo termine. Ai Rotoli manca proprio tutto: da un forno crematorio funzionante, ko da marzo 2020, passando addirittura per l’assenza dei sacchi e della calce per potere concludere con successo le tumulazioni. Non è sufficiente neppure la nuova tranche di trasferimenti verso il cimitero di Sant’Orsola, messa in campo in collaborazione con la Feniof, a lenire gli effetti di una crisi ormai trasformata in uno scandalo nazionale.
Rotoli: mille bare a deposito
Una situazione apparsa in netto peggioramento già nelle scorse settimane, quando i depositi e le tensostrutture del cimitero dei Rotoli si stavano nuovamente riempiendo in maniera preoccupante. Tanto da costringere gli operatori del camposanto a porre alcune salme sul pavimento o, ancora peggio, sull’asfalto. Negli scorsi mesi, il Comune aveva predisposto la composizione di alcuni castelletti realizzati con dei ferri innocenti, proprio per togliere i feretri dal suolo. Ma, evidentemente, nemmeno queste opere sono più sufficienti a contenere le salme. Un campanello d’allarme che, a forza di suonare, forse si è rotto.
Il problema rimane sempre lo stesso, ovvero la mancanza di posti. Soprattutto nei campi d’inumazione, dove i lavori sono fermi in attesa dei collaudi della rete anti-caduta massa. Stasi che riguarda anche il forno crematorio del camposanto di lungomare Cristoforo Colombo, fermo addirittura da marzo 2020. Nonostante le promesse degli uffici del Comune di Palermo, la struttura continua a rimanere inerte. E lo sarà almeno fino a luglio 2022, nuova deadline fissata dai tecnici nell’ultima seduta della IV Commissione dedicata al tema. Unico campo in cui si sono raggiunti progressi rassicuranti è quello delle tumulazioni. Ciò per effetto della convenzione sottoscritta con la confraternita di Santo Spirito, ente gestore del cimitero di Sant’Orsola. Nei prossimi mesi inoltre, dovrebbero essere avviati i lavori per l’installazione di 424 loculi ipogei al camposanto dei Rotoli.
Trovati in extremis i soldi per gli uffici cimiteriali
Un quadro davvero agghiacciante, in cui splende un fievole raggio di sole. E’ stata trovata una soluzione per reperire i fondi necessari a pagare gli straordinari al personale degli uffici cimiteriali di piazza Giulio Cesare. L’interlocuzione che ha visto protagonisti l’assessore Sala, il Prefetto, gli uffici del Comune di Palermo e la Feniof, sigla sindacale delle agenzie di pompe funebri, ha raggiunto gli effetti sperati. Il segretario generale Antonio Le Donne è riuscito a trovare le somme necessarie per coprire i prossimi tre weekend. A chiarire lo stato della situazione è Eugenio Zimmatore, rappresentante cittadino della Feniof.
“Grazie al tavolo instaurato con l’assessore Sala, con il Prefetto e con gli uffici, che hanno convinto il segretario generale, è stato possibile reperire i fondi necessari. Mille euro che consentiranno di mantenere il servizio attivo per i prossimi tre weekend. Grazie a questa sinergia, i cittadini potranno trasferire i propri cari ed eseguire le esequie. Un sentito ringraziamento va al capo di gabinetto Marinella Iacolare, che ci ha dato una grossa mano d’aiuto in questo momento d’emergenza. Siamo riusciti ad evitare una criticità che rischiava di causare ulteriori disagi ai cittadini. Intanto, stiamo proseguendo per i trasferimenti dai Rotoli verso il cimitero di Sant’Orsola. Ciò per aiutare a lenire gli effetti di un’emergenza, quella cimiteriale, che va avanti da oltre due anni”.
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