Alberto Samonà, assessore regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, ospite di Casa Minutella

“I Beni Culturali della Sicilia vanno messi a reddito”, così l’assessore Samonà

«Non ho polemizzato con il Governo Conte ma ho evidenziato l’inopportunità di certe scelte, come chiudere i parchi archeologici in Sicilia, che hanno estensioni immense, tenendo però aperti giardini pubblici e ville, dove non c’è controllo né selezione agli ingressi. Ho criticato l’irrazionalità di alcune scelte. Non credo che con Caravaggio e Antonello Da Messina si possa prendere il Covid-19 e non ho visto assembramenti di fronte alle colonne di Segesta».

Così Alberto Samonà, assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, ospite in studio di Casa Minutella, il talk show condotto da Massimo Minutella è andato in diretta su BlogSicilia.it e VideoRegione.

Samonà, parlando poi di come bisogna gestire il patrimonio artistico e culturale della Regione Siciliana, ha affermato:  «Il lavoro da fare è mettere a reddito i nostri beni culturali. Perché se non servono a fare economia e se non sono attrattivi, continuereno a suonarcela e a cantarla dicendo che siamo i migliori, che viviamo in uno scrigno (ma è sempre chiuso). Per mettere a reddito bisogna migliorare l’offerta e i servizi. Stiamo lavorando sugli allestimenti dei musei che già ci sono e su nuovi musei con tutte le tecnologie necessarie per permettere la fruizione del bene che non deve stare solo in vetrina ma deve essere anche spiegato a chi lo vede, soprattutto alle scolaresche».

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Infine, l’assessore ha annunciato che la Regione Siciliana pubblicherà le 70 opere del drammaturgo palermiano Franco Scaldati, un’opera «che sarà a vantaggio di studiosi, attori e registi».

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