L’Ufficio Speciale “Centrale Unica di Committenza per l’acquisizione di beni e servizi” dell’Assessorato dell’Economia della Regione Siciliana ha concluso la procedura di gara indetta a dicembre 2021per la fornitura di prodotti farmaceutici alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere siciliane. Lo ha fatto sapere l’assessore siciliano all’Economia Gaetano Armao, sottolineando come la Regione abbia beneficiato di un risparmio di quasi 158 milioni. 

Una spesa di 241 milioni di euro

“La gara in oggetto – dice Armao -, relativa alle forniture di prodotti farmaceutici occorrenti al Servizio Sanitario Regionale che hanno perso carattere di esclusività, si è conclusa con l’aggiudicazione, alle ditte che hanno proposto il minor prezzo, di n.804 lotti per una spesa complessiva, di oltre 241 milioni di euro per 36 mesi”.

La Sanità risparmia quasi 158 milioni

Nel dettaglio alle ditte che hanno proposto il minor prezzo, è stata aggiudicata la commessa con un risparmio, rispetto alle basi d’asta, di quasi 158 milioni, sui circa 400 milioni. L’Ufficio speciale CUC dell’Assessorato all’economia, guidato dal Vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao, ha così raggiunto un ulteriore obiettivo deI contenimento della spesa per l’acquisizione di beni e servizi.

Risorse dal Pnrr per la sanità siciliana

Intanto a Palermo il sindaco Leoluca Orlando ha accolto il ministro Andrea Orlando e gli ha consegnato una dettagliata relazione sulle iniziative già intraprese e quelle da intraprendere nella città di Palermo, nei comuni della Città Metropolitana di Palermo e in quelli siciliani. Risorse del pnrr sono destinate anche al comparto sanità. Le risorse per la salute a Palermo e in Sicilia arrivano dalla Missione 6 del Piano Nazionale. Secondo il decreto del riparto regionale dei fondi relativi al PNRR e al Piano complementare del Ministero della Salute, alla Sicilia spettano quasi 800 milioni di euro per potenziare il sistema sanitario regionale. Di questi, quasi il 40 per cento andranno al rafforzamento delle prestazioni erogate sul territorio grazie a un forte incremento dell’assistenza domiciliare e al potenziamento o creazione di strutture territoriali quali le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità.