Contratti capestro per il personale sanitario assunto a tempo determinato per l’emergenza Covid19. Lo denuncia il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, che imputa all’assessorato regionale alla Salute le responsabilità sulle proroghe di appena un mese a medici, infermieri, Oss, psicologici, amministrativi, biologici ed Usca.
Contratti per personale sanitario in scadenza
“La questione, insieme alla stabilizzazione dei precari con la legge Madia, – dice il deputato regionale della Lega, Cafeo – è stata discussa in Commissione Salute, a cui non ha preso parte l’assessore Ruggero Razza ma il Capo di Gabinetto, ed è emerso un quadro molto chiaro: ogni Asp sta usando criteri, metodi e trattamenti diversi per colpa di una circolare assessoriale che concede discrezionalità ed eccessive responsabilità alle singole aziende sanitarie. Queste ultime, da una parte devono provvedere a far sottoscrivere i contratti e dall’altro hanno l’obbligo di tenere sotto controllo il bilancio”.
Assessorato Salute come Pilato
“Insomma, si registra un comportamento pilatesco – dice ancora Cafeo – da parte dell’assessorato regionale alla Salute, per cui appare assolutamente necessaria una nuova circolare che ridefinisca le regole di ingaggio, uguali per tutte le aziende sanitarie e che assegni allo stesso assessorato le responsabilità sulle questioni finanziarie e di bilancio. Da qui al 30 aprile, va trovata una soluzione. Non si può garantire una sanità efficiente con contratti mensili”.
Per biologici contratti di 24 ore mensili
Il parlamentare regionale della Lega, Cafeo, descrive una situazione allarmante per la sanità siciliana, che resta ancora sotto stress per mancanza di personale. Emblematico è il caso dei biologi a cui sono stati proposti contratti di pochissime ore.
“Ai biologi – dice il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo – sono stati assegnati 24 ore mensili, il che è un’assurdità. Inoltre, è inconcepibile che i contratti per il personale sanitario si debbano rinnovare di mese in mese. La prossima scadenza è il 30 aprile mentre nelle settimane scorse, sempre in Commissione, l’assessorato alla Salute si era impegnato assicurando proroghe fino al 31 dicembre”.
La vicenda all’Ars
Il parlamentare regionale della Lega afferma che se l’assessorato regionale non interverrà, la vicenda assumerà i contorni politici e sarà portata all’Ars.
“Ci aspettiamo da parte dell’assessore Razza – dice Cafeo – la risoluzione del problema ma se non arrivassero risposte porteremo in aula, all’Ars, la questione, allo scopo di parlamentarizzare una vicenda che interessa da un lato la salute degli utenti e dall’altro le professionalità del personale sanitario, in prima linea nella lotta al Covid19. In quel modo, avremmo modo di verificare le modalità di gestione di questa vicenda, che sta assumendo aspetti grotteschi. Peraltro, i casi Covid19 sono tutt’altro che spariti, per cui la sanita siciliana rischia di trovarsi impreparata. E sarebbe davvero una beffa, visto che l’esperienza della pandemia qualcosa ci ha suggerito”.
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