Dalle inchieste agli appalti passando per la politica. La sanità post Covid19 è al centro praticamente di tutto in Sicilia.

Inchiesta sorella sanità, tremano in tanti

Quattro indagati hanno risposto alle domande del gip Clelia Maltese nell’ambito del nuovo filone di indagine dell’inchiesta “Sorella Sanità“.

Due hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. L’indagine ruota su un presunto giro di mazzette legati ad appalti dal valore di centinaia di milioni.

Sono stati sentiti Giovanni Luca Vancheri, l’unico ad essere in carcere, il maresciallo del Nas Loreto Li Pomi, difeso dall’avvocato Michele De Stefani, Christian Catalano, difeso dall’avvocato Marcello Montalbano e Giuseppe Bonanno.

Intercettazioni mal interpretate

Hanno negato gli addebiti e ogni forma di corruzione. Alcuni di loro hanno prospettato una versione diversa su quanto trascritto nelle intercettazioni.

L’imprenditore Massimiliano D’Aleo, sottoposto all’obbligo di dimora, difeso dall’avvocato Giuseppe Di Gesare, e il commercialista Stefano Mingardi hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.

I colletti bianchi pentiti fanno tremare gli affaristi

L’inchiesta ruota sulle dichiarazioni rese dall’ex direttore dell’Asp Fabio Damiani e il faccendiere Salvatore Manganaro. Due pentiti che hanno raccontato al procuratore aggiunto Sergio Demontis e dei sostituti Giacomo Brandini e Andrea Zoppi, che per aggiudicarsi gli appalti nella sanità siciliana sarebbe stato sufficiente fare le pressioni giuste e pagare.

La sanità fuori dalle inchieste

Intanto il neo presidente della regione siciliana Renato Schifani opera le sue prime scelte proprio nel mondo della sanità. Nulla a che vedere con l’inchiesta ma tanto con gli appalti per le infrastrutture ospedaliere del periodo Covid19.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, in qualità di commissario delegato per l’attuazione degli interventi finalizzati alla realizzazione delle opere previste nel piano approvato dal ministero della Salute, ha revocato l’incarico all’ingegnere Tuccio D’Urso di soggetto attuatore e coordinatore della Struttura tecnica di supporto.

La sanità e la politica

E la sanità sarà al centro anche dei nodi da sciogliere per fare la nuova giunta. Le richieste e schifani di FdI parlano, infatti, proprio  di Sanità, Infrastrutture Turismo e Agricoltura, ma anche in Fi l’appeal maggiore è verso la Sanità e l’Agricoltura; l’Economia piace al Mpa così come le Attività produttive, delega questa che non dispiacerebbe alla Dc Nuova. Nella Lega si vociferano il Lavoro e i Beni culturali ma pure l’Istruzione. E Rifiuti ed energia? Ne parlano in pochissimi, è la delega più complicata.

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