Come da tradizione domani e mercoledì Palermo celebrerà la sua Patrona, Santa Rosalia.
Ma della consuetudine, dei riti che si tramandano ormai da 396 anni, quest’anno ci sarà ben poco a causa del Covid19.

Sarà un Festino diverso, ‘alternativo’, senza il fiume di cittadini e turisti che accompagnano il Carro della Santuzza dalla Cattedrale al Foro Italico attraverso il Cassaro, un Festino senza assembramenti. Festeggiamenti insomma in forma ‘light’ e solo virtuali. Almeno, per quanto riguarda la parte ‘profana’ ed artistica della ricorrenza.

E se l’anno scorso, ben 600mila persone hanno preso parte al Festino, nel 2020, ai tempi della pandemia, la partecipazione potrà essere solo a distanza, attraverso la visione di un docufilm di proprietà del Comune di Palermo dal titolo “Palermo sospesa – il Festino che non c’è”, (diretto da Costanza Quatriglio e realizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia) che verrà trasmesso a partire dalle ore 22 su diversi canali e su BlogSicilia, che trasmetterà integralmente il film nella home page del proprio sito e sulla pagina facebook.

Come confermato dal Comune, a mezzanotte poi, in onore della Santuzza, verrà sparato un solo fuoco d’artificio, per evitare assembramenti, al posto del tradizionale spettacolo pirotecnico.
Un Festino insomma completamente ridimensionato, che sta facendo storcere il naso ai palermitani più attaccati, per fede o per folclore, alla tradizione dal momento che i festeggiamenti di Santa Rosalia sono sempre stati anche un momento di riconoscimento identitario, di aggregazione, un modo di fare comunità.

Non sarebbe stato il caso, sostengono in molti, di far sfilare il Carro di Santa Rosalia, che nel Seicento ha liberato Palermo dalla peste, affinché ci liberi nuovamente, ma stavolta dal Coronavirus?

In epoca di distanziamento sociale e precauzioni anti Covid19, dovremo accontentarci di un Festino ‘altro’ rispetto a quello al quale siamo abituati. Niente spettacoli ai quali applaudire tra un fiume di gente ed anche niente bancarelle con ‘babbaluci e muluni ghiacciato’ (anche se qualcuna sembra sia comparsa lo stesso).

“Quest’anno si festeggia nel cuore”, ha detto l’arcivescovo Lorefice in occasione della conferenza stampa di presentazione della manifestazione mentre il Comune non esclude di poter procedere con altri festeggiamenti il 4 settembre, festa liturgica di Santa Rosalia nonché giornata dedicata alla tradizionale “acchianata” a Monte Pellegrino, dove la Patrona di Palermo visse molti anni in eremitaggio.

Anche la Chiesa ha dovuto adeguarsi, rinunciando alla tradizionale processione delle reliquie della Santa per le vie del centro della città. Il 15 luglio, la messa si svolgerà nel sagrato della Cattedrale, dal quale Lorefice rivolgerà il suo discorso alla città con annessa benedizione.
E’ lì, che i fedeli, presenti comunque in numero contenuto, potranno rivolgere la propria invocazione alla santa: “O Rosa fulgida che dolce olia o Giglio candido spruzzato d’or. Fiore freschissimo, o Rosalia, accogli il palpito
del nostro amor!”.

Non ci resta che sperare che Santa Rosalia (‘siddiata’ secondo l’attore palermitano Tony Sperandeo, come vi abbiamo raccontato) esaudisca le preghiere dei suoi devoti e ci liberi da ogni male, Covid19 compreso.

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