Primo novembre decisamente amaro per alcune familiari dei defunti del cimitero di Sant’Orsola, a Palermo. Secondo quanto denuncia l’associazione Federconsumatori Palermo, sarebbero stati registrati dei furti relativi ad alcuni portafiori d’ottone presenti nelle sepolture.

La notizia arriva proprio nel giorno della festa di ognissanti. Una data nella quale migliaia di palermitani si recano a trovare i propri cari per portare un mazzo di fiori o semplicemente per condividere dei ricordi del passato. E proprio in uno dei momenti di maggiore contemplazione per i credenti, per qualcuno è arrivata questa amara sorpresa.

La denuncia di Federconsumatori Palermo

A denunciare l’accaduto è Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo, il quale si è soffermato sull’elevato numero di casi segnalati all’associazione. “Passi, quando si tratta di sporadiche segnalazioni. Ma, in questi giorni, i casi di furto stanno diventando davvero tanti. E molti parenti non si sono ancora recati al cimitero. Sembrerebbe che durante questi mesi, quando causa il lockdown le visite dei parenti alle tombe dei loro cari si sono rarefatte, i predatori di metalli hanno fatto razzie dei portafiori di ottone”.

Vizzini invita a denunciare tutti i casi di furto registrati, attraverso i canali e-mail o telefonici della Federconsumatori. “Invitiamo i cittadini che hanno trovato o trovano la tomba depredata di segnalarlo con tempestività presso gli uffici della direzione del cimitero. Contestualmente invitiamo l’Ente Camposanto S. Spirito ad effettuare  una ricognizione per fare il punto sulla entità dei furti”, conclude Vizzini.

Il tappo alla viabilità di via Parlavecchio

Ma quello dei furti non è l’unico problema per i visitatori del camposanto. Proprio nei pressi del cimitero di Sant’Orsola, permane il tappo alla viabilità che tanti problemi ha creato e continuare a creare ai mezzi in transito fra l’ospedale Civico e il Policlinico. Il tempo, infatti, non sembra essere trascorso in via Gaetano Parlavecchio, dove oltre due anni fa, esattamente il 16 febbraio 2019, un magazzino adibito a negozio di fiori ha subito notevoli danni a causa di un esplosione al suo interno.

Un incendio doloso, quello del 2019, che ha danneggiato inevitabilmente alcuni negozi. Cicatrici ancora evidenti sui prospetti e sulle mura degli edifici, ancora oggi posti sotto sequestro. Una di queste costruzioni, è stata addirittura abbattuta per motivi di sicurezza.

I trasferimenti dai Rotoli

Intanto, nei giorni scorsi, sono ripresi i trasferimenti in entrata dei feretri provenienti dal cimitero dei Rotoli. Come vi abbiamo documentato, la Feniof ha infatti sospeso la protesta intrapresa a causa dei problemi riscontrati dagli operatori delle agenzie di pompe funebri nel disbrigo delle pratiche di tumulazione. Alle centotrenta salme già trasferite in precedenza, se ne aggiungeranno altre cinquanta. Operazioni già iniziate martedì 26 ottobre e che si dovrebbero concludere entro la prima settimana di novembre. Ciò completerà gli spostamenti previsti all’interno del cronopogramma predisposto dal Comune per risolvere l’emergenza cimiteriale.

 

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