I sindacati delle politiche delle Società Partecipate della Cgil FP, del Cobas/Codir, della Fisascat Cisl, della Cisl FP e del Sadirs/Ursas, lanciano l’allarme. Secondo loro, infatti, circa 2.000 lavoratori della Società Servizi Ausiliari Sicilia potrebbero non ricevere gli stipendi di ottobre perché il consiglio d’amministrazione è scaduto. Lo si legge in una nota congiunta delle sigle sindacali.

“Apprendiamo informalmente che sarebbe in discussione il pagamento degli stipendi di ottobre di circa 2.000 lavoratori della Società Servizi Ausiliari Sicilia sol perché il Consiglio di Amministrazione della medesima Società è scaduto dalla fine della presentazione del bilancio societario di quest’anno (maggio 2021) e in attesa di essere rinnovato o sostituito con altri componenti”.

I sindacati “Garantire gli stipendi”

“Sia subito chiaro, gli stipendi dei Lavoratori societari – proseguono i sindacalisti – come sono stati garantiti dal momento in cui il Consiglio di Amministrazione societario è scaduto, allo stesso modo dovranno essere garantiti in futuro: che nessuno si metta in testa di trincerarsi dietro il fatto che la politica discuta su cui nominare”.

“Stipendi legati a contratto a tempo indeterminato”

“Gli stipendi – commentano i sindacalisti – sono essenzialmente legati, innanzitutto a un contratto a tempo indeterminato che i Lavoratori hanno in essere con la Società Servizi Ausiliari Sicilia, indipendentemente di chi la possa rappresentare nel Consiglio di Amministrazione, e alle prestazioni lavorative che i Lavoratori Societari hanno svolto e continuano a svolgere diligentemente nei siti della cultura, nei dipartimenti della Regione Siciliana e negli enti sanitari”.

“Lavoratori hanno continuato a dare il loro contributo”

“Non è colpa dei Lavoratori Societari – continuano i sindacalisti di Cgil FP, Cobas/Codir, Fisascat Cisl, Cisl FP e Sadirs/Ursas – se i contratti di servizio sono scaduti e si va avanti di proroga in proroga dall’inizio dell’anno, i Lavoratori hanno continuato a lavorare e il loro lavoro deve essere remunerato”.

“Non accetteremo alcun ritaro”

“Non accetteremo alcun ritardo – concludono i sindacalisti – e, avvertiamo, sin d’ora che saremo disposti a intraprendere azioni di lotta nei confronti di chi tenta di giocare sulla pelle dei Lavoratori”.

Borrelli “Siamo pronti alla mobilitazione”

“Non accetteremo alcun ritardo e siamo pronti alla mobilitazione se i lavoratori non riceveranno lo stipendio”. Così Gianni Borrelli, della Uil Sicilia, dopo avere appreso che sarebbe in discussione il pagamento degli stipendi di ottobre di circa 2.000 lavoratori della Sas perché il Consiglio di Amministrazione è scaduto”.

E aggiunge: “Il governo regionale, oltre a farsi impugnare la norma che prevedeva la premialita’ covid per il personale Sas, oggi non provvede nemmeno a pagare anche gli stipendi. Non lo accetteremo. I lavoratori hanno continuato a lavorare e devono quindi essere pagati”.