Hanno scioperato oggi, in tutta l’Isola, i dipendenti di Riscossione Sicilia che si sono ritrovati dalle 10,30 a Palermo per una manifestazione davanti a Palazzo D’Orleans, sede della presidenza della Regione.

La giornata di protesta è stata indetta da Fisac Cgil, Fabi, First Cisl Ugl, Uilca, Unisin per tenere accesi i riflettori sull’incertezza del futuro dei 700 lavoratori della riscossione in Sicilia e sui rischi che incombono su retribuzioni e stabilità dei posti di lavoro.

I sindacati rivendicano l’attuazione della legge regionale 16 del 2017 che prevede, previo accordo con lo Stato, la confluenza di attività e personale all’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Spiega Carmelo Raffa, coordinatore Fabi Sicilia: “Siamo qui per protestare contro il governo Musumeci perché non ha portato a compimento una legge regionale che era stata approvata dall’Assemblea regionale. La legge prevedeva il passaggio di Riscossione Sicilia all’Agenzia delle Entrate con tutto il personale.
Qui si respira aria di incertezza, non si rispettano i contratti di lavoro, e addirittura si mettono in dubbio gli stipendi che da giugno potrebbero essere non erogati.
A questo punto noi insistiamo affinché la legge regionale venga tradotta in concretezza, passando la società con tutto il personale all’Agenzia delle Entrate e così farla finita con questa anomalia siciliana che porta solo danni”.

Gli fa eco Marcello Abbagnato, componente della segreteria regionale Unisin: “I lavoratori esattoriali siciliani
– dice – hanno in modo silente operato senza avere nessuna risorsa offerta dalla società ed anche dalla Regione che è impotente rispetto alla situazione di grave deficit economico e finanziario.
La soluzione c’è ed è il passaggio in Ader (Agenzia delle Entrate Riscossione), che significa economie di scala, non è necessario fare ricapitalizzazioni da parte della Regione siciliana.
I soldi la Regione siciliana deve utilizzarli per risolvere i problemi dei siciliani, quindi la vertenza non è solo dei lavoratori siciliani ma di tutti i siciliani.
Chi ci amministra deve capire che ci sono molti problemi in Sicilia e che si devono risolvere spostando i finanziamenti su chi ne ha bisogno.
La riscossione deve essere fatta a livello nazionale, c’è la possibilità, bisogna attivarsi in questo senso.
Tutti gli enti preposti devono fare questo.
I lavoratori esattoriali oggi sono riuniti, insieme ai sindacati, che chiedono il passaggio in Ader. Questo passaggio deve essere fatto, abbiamo assolutamente bisogno di risposte, se non ci saranno risposte la lotta sarà fatta ad oltranza”.

“Il passaggio di funzioni e lavoratori ad Agenzia delle Entrate Riscossioni è una strada obbligata. Ora che si stanno manifestando, secondo le notizie che ci arrivano, aperture da tutti i livelli istituzionali, chiediamo che il percorso venga accelerato, per ridare efficienza al servizio e certezze ai lavoratori”: lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, ai margini della manifestazione dei dipendenti di Riscossione Sicilia.

“E’ una vertenza che va avanti già da troppo tempo- aggiunge Mannino- e si rischia che l’azienda presto non sia più neanche in grado di pagare le retribuzioni. Un servizio di Riscossione efficiente è peraltro una garanzia per tutti – conclude- e può dare un serio contributo alla lotta all’evasione fiscale”.

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