“Le recenti dichiarazioni del capogruppo di Italia Viva al Consiglio comunale sul “Fondone” Covid sono in linea con l’imbarazzante contraddizione che contraddistingue questo partito”. È il duro monito dei consiglieri del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, Viviana Lo Monaco, Antonino Randazzo e Concetta Amella.
Ieri infatti la nota di Dario Chinnici e del candidato sindaco Davide Faraone, in polemica con la Giunta Orlando, che dovrebbe “restituire il maltolto” relativamente a questi i fondi originariamente stanziati come aiuti ai commercianti per la crisi dovuta alla pandemia.
“Facevano parte della maggioranza, dov’erano prima?”
“Tuttavia, a fronte di queste contraddizioni, siamo contenti che questo partito ammetta pubblicamente le proprie responsabilità politiche ed amministrative della città. Nei mesi in cui si consumava la vicenda dei 31 milioni del “Fondone” ricordiamo, infatti, che Italia Viva faceva convintamente parte, fino ad aprile 2021, dell’Amministrazione Orlando anche con un assessore, Roberto D’Agostino, rimasti in carica fino al luglio 2020, peraltro con la delega al Bilancio.
Con cotanta presenza e delega in Giunta, ci chiediamo, quindi, come mai i Consiglieri e gli Assessori di Italia Viva si erano in quel periodo clamorosamente distratti su questo importante tema, fieri sostenitori dell’amministrazione Orlando, che a settembre 2020 avevano salvato il Sindaco che oggi attaccano dalla mozione di sfiducia presentata e votata dal Movimento 5 Stelle”.
“Balletti e acrobazie politiche”
“Comprendiamo però – aggiungono – che può capitare di essere avvolti da uno stato confusionale, ma purtroppo la vera politica non è fatta di balletti e acrobazie, e quelle esternazioni pittoresche sembrerebbero in perfetta linea con l’intera Italia Viva, ormai conosciuta per contraddizioni e distrazioni, che non stupisce più nessuno sull’intero territorio nazionale. Mettiamo da parte questo teatrino da campagna elettorale ed occupiamoci seriamente e responsabilmente dei 55 milioni dei fondi nazionali per l’emergenza covid del 2021, ancora non spesi, destinandoli in parte, se la legge lo consente, a coprire gli extracosti della Rap per scongiurare aumenti della Tari per tutti i cittadini palermitani e per ristorare i commercianti colpiti dalla crisi per la pandemia”.
Marino: “L’unico percorso praticabile è stato quello seguito”
“In relazione al dibattito e alle polemiche sull’utilizzo del cosiddetto ‘Fondone’ – dichiara l’assessore Sergio Marino – è emerso con chiarezza che nel 2020 l’unico percorso praticabile è stato quello seguito da parte della Ragioneria, dalla Giunta e approvato dal Consiglio Comunale con il bilancio 2020 nel mese di dicembre dello stesso anno. Resta da decidere la futura destinazione di quanto oggi disponibile. Facendo seguito a quanto emerso nel corso del Consiglio Comunale di giovedì, infatti, ho provveduto tempestivamente a richiedere al Ragioniere generale il proprio parere in merito alle modalità e possibilità di utilizzo di questi fondi e, in particolare, per gli extracosti sostenuti da Rap nel 2020. Le somme ad oggi già utilizzate – è utile ripeterlo – sono solo quelle relative al 2020.
Ancora una volta – continua Marino – si ribadisce che la procedura adottata rientra nella legittimità e corrisponde alle finalità della legge istitutiva del Fondone. Quanto all’utilizzo futuro di tali somme per sostegni alle attività produttive, all’epoca dell’adozione e predisposizione degli atti – spiega ancora l’assessore – non erano disponibili le FAQ del Ministero, che risalgono al gennaio 2021, che aprivano ad una possibile utilizzazione.
Nel mese di Agosto 2021, quindi successivamente all’adozione del Bilancio 2020, la Ragioneria Generale ha riscontrato un’ipotesi di utilizzo di somme destinate alle attività produttive, grazie a una deliberazione della Corte dei Conti, sezione Emilia Romagna, che consente la possibilità di apertura alle imprese, a condizione che il Comune si doti di proprio regolamento. Regolamento che, come è di tutta evidenza, nel 2020 non esisteva. Il suddetto regolamento è stato già inviato nel Dicembre 2021 e sta in atto seguendo l’iter per arrivare all’esame del Consiglio Comunale.Dopo la approvazione di tale regolamento potranno concretizzarsi eventuali interventi in favore delle attività produttive”.
Ferrandelli: “Orlandiani smascherati”
“L’amministrazione Orlando dopo essere stata smascherata per avere sottratto alle imprese in difficoltà gli 86 mln di euro stanziati dal cosiddetto “fondone”, utilizzandoli per coprire i propri buchi di bilancio, adesso prova maldestramente a scaricare le responsabilità sul Ragioniere generale del Comune (che ha competenze tecniche e non politiche) e infine sulla propria maggioranza in consiglio che ha sostenuto i propri provvedimenti!” , queste le dichiarazioni a caldo del capo dell’opposizione e Presidente dell’Assemblea nazionale di + Europa Fabrizio Ferrandelli.
“La nota dell’assessore Marino? Purtroppo registriamo da anni con scaricabarili continui e discutibili costituzioni di parte civile. Un vicenda scandalosa! Il dato ormai è certo: Orlando ha scelto di ristorare se stesso e non le imprese, dando, in qualità di Sindaco e titolare della delega al bilancio da lui detenuta in quei mesi, questo chiaro mandato politico agli uffici, che a loro volta non hanno potuto che adempiere con gli atti amministrativi consecutivi”, conclude duramente Ferrandelli.
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