“Sarebbe più che opportuno che l’avvocato Giovanni Galoppi rinunciasse all’incarico attribuito dalla Regione Siciliana e consegnasse al più presto le sue dimissioni“.

Una richiesta inderogabile che il gruppo parlamentare all’Ars di Attiva Sicilia recapita al professionista da poco incaricato di procedere alla liquidazione dei Consorzi ASI della Sicilia occidentale. E nello stesso tempo sollecita un intervento del presidente Musumeci.

“Galoppi abbia lo stesso riguardo che ha avuto nei confronti della Regione Lazio abbandonando la presidenza del Consorzio regionale autostrade. Se il danno d’immagine esiste per Zingaretti, altrettanto si può dire per la Sicilia. Galoppi non risulta indagato ma il suo nome girava in alcune intercettazioni imbarazzanti. Si tratta di sensibilità istituzionale e ciò vale nel Lazio come in Sicilia. Motivo per cui sarebbe, peraltro, opportuno che il presidente Musumeci e gli assessori Turano e Armao pretendessero le sue dimissioni”.

Non si è fatta attendere a lungo la replica dell’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano.

“In merito al comunicato, tendenzioso e strumentale, del gruppo parlamentare all’Ars di Attiva Sicilia, con il quale vengono richieste le dimissioni dell’avvocato Giovanni Galoppi dall’incarico di Commissario Liquidatore dei Consorzi ASI della Sicilia Occidentale, ribadisco ancora una volta la totale stima professionale che l’Istituzione da me rappresentata ha da sempre riconosciuto all’avvocato Galoppi per tutto l’ottimo lavoro fin qui svolto fin dal momento della nomina, avvenuta nell’Aprile del 2019.
Ritengo, – tuona Turano – pertanto, che la richiesta di Attiva Sicilia sia del tutto infondata. L’avvocato Galoppi, infatti, è del tutto estraneo ai fatti che qualche giornale, in maniera totalmente pretestuosa, gli attribuisce e per i quali non risulta neanche indagato. Non vi sono, dunque, i presupposti perché l’incarico al Commissario Liquidatore possa essere revocato”.

Sulla vicenda interviene anche Saverio Romano, leader di Cantiere Popolare.
“La professionalità, – dice Romano – la serietà e l’indipendenza dell’avvocato Giovanni Galoppi sono ben note anche alle pietre. Per questo stupisce, ma non più di tanto, la richiesta di dimissioni da commissario liquidatore per l’Area di sviluppo industriale di Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta. Un incarico conferitogli dal governo siciliano. La richiesta di sue dimissioni poggia sul nulla anzi sul giustizialismo becero e interessato. Una vergogna a cui purtroppo siamo ormai abituati”.

L’avvocato Giovanni Galoppi ha precisato “che non ha alcun coinvolgimento personale” nei fatti al centro dell’inchiesta sull’operazione antimafia Dirty Glass nell’ambito del quale Galoppi era stato intercettato e per il quale “non figura tra gli indagati“. La vicenda è quella della nomina dello stesso Galoppi a presidente del cda di Autostrade del Lazio, decisa e firmata dal Presidente della regione Zingaretti.