Nuova incursione alla scuola “De Amicis” di Palermo. Il  plesso scolastico di via Rosso di San Secondo, nel quartiere Noce, è stato preso di nuovo di mira, per la terza volta in quindici giorni. Nei due precedenti raid, i ladri hanno portato via prima tre computer e poi un quarto Pc. I ladri sono tornati nuovamente ma nell’ultima incursione notturna sembra non sia stato rubato nulla di valore.

“Serve una tutela”

“Esprimiamo solidarietà e vicinanza  alla preside  Giovanna Genco e a tutta la comunità scolastica  della direzione didattica ‘De Amicis’ per l’ennesimo tentativo di furto perpetrato ai danni dell’istituzione scolastica – dichiara il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino -. Chiediamo  alle istituzioni di tutelare e proteggere la scuola da questi vili attacchi ai quali non bisogna mai abituarsi, la scuola è di tutti e va difesa. Parteciperemo come Flc Cgil a ogni iniziativa a sostegno della scuola, che ci proponiamo anche noi di organizzare”.

Anche in provincia situazione critica

C’è da dire che anche in provincia di Palermo la situazione dei furti e dei vandalismi ai danni delle scuole ha assunto proporzioni preoccupanti. E’ il caso ad esempio dell’istituto “Dolci” di Partinico dove appena due giorni fa qualcuno è penetrato nella sede centrale della scuola superiore “Dolci” di via Mameli. I ladri, accedendo dalla scala di sicurezza che si affaccia sull’atrio di via Leoncavallo, hanno fatto irruzione nei locali scolastici forzando una finestra a vasistas dei bagni degli alunni del primo piano ma, varcata la soglia che immette nel corridoio, sono stati bloccati dall’allarme e si sono dati alla fuga. Già negli scorsi mesi a danno dello stesso istituto si sono verificati altri furti.

Nel mirino anche la mensa del povero

Sempre a Partinico alla mensa del povero, così chiamata perché garantisce pasti ai bisognosi, qualcuno è entrato tre giorni fa forzando la porta d’ingresso. All’interno però i malintenzionati non hanno portato via nulla e non hanno messo neanche messo a soqquadro fortunatamente le suppellettili. L’arciprete Salvatore Salvia ha presentato denuncia al commissariato di polizia.

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