L’Assemblea regionale siciliana attiverà le procedure per promuovere un referendum abrogativo della norma nazionale che ‘cassa’ di fatto i termini di prescrizione nel processo penale.

Lo hanno annunciato il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè ed il presidente del gruppo di Forza Italia Tommaso Calderone con una conferenza stampa appositamente indetta nella sala stampa del Parlamento siciliano.

“Ho ricevuto una richiesta da alcuni deputati – ha detto il Presidente Miccichè – ad attivare le procedure per l’indizione di un referendum da parte delle Regioni contro questa norma di legge. Nella qualità di Presidente dell’Ars ho sentito anche diversi altri capigruppo e dunque ho deciso, con piacere, di avviare questa procedura”.

Di fatto la Sicilia si farà, dunque, promotrice di una richiesta di referendum che per diventare ammissibile dovrà esser posata da almeno altri  Parlamenti regionali. La richiesta, così integrata, potrà divenire proposta di referendum avanzata da 5 Regioni e dunque essere portata davanti alla orte che dovrà deciderne l’ammissibilità del quesito referendario.

“E’ un gesto di civiltà chiedere alla gente, al Paese reale di pronunciarsi su questa legge – aggiunge Miccichè che parla adesso da commissario regionale di Forza Italia – e vedere quanti condividono questa scelta e quanto, invece, il Paese ritiene che sia una precisa responsabilità dello Stato garantire un giusto processo in tempi ragionevoli”.

L’iter per un referendum di questa natura non è, però, ne semplice ne veloce. Prevede prima una approvazione da parte del Parlamento regionale e, a seguire, l’approvazione da parte di almeno altri 4 Consigli regionali solo dopo p’avio della procedura in sede nazionale. Perchè il referendum veda la luce, dunque, ci vorrà almeno un anno se non di più. Per questo l’iniziativa siciliana si affianca ad altre iniziative da parte dei deputati nazionali di Forza Italia e non soltanto sulle quali, probabilmente, si punta di più ben consci che il segnale lanciato con questa proposta è più politico che concreto

“Parlo da cittadino – ha aggiunto Miccichè – e sono pienamente convinto che bisogna abrogare questa legge che elimina la prescrizione, un ultimo colpo di inciviltà giuridica di questo Paese, dove non esiste la separazione della carriere e dove chi fa il pm in un processo può finire anche a fare il giudice in appello. Siamo l’unico paese al mondo dove lo Stato si può appellare a se stesso e l’unico paese al mondo dove è possibile l’appello dello Stato dopo una sentenza”.

“In Italia non vanno tantissime altre cose sulla giustizia – ha proseguito Miccichè – e una persona può stare per anni interi sotto processo ed aver rovinata la propria vita. La prescrizione è una garanzia per l’innocente, oggi secondo questa legge si possono stare a cercare per anni e anni le prove. Non immaginavo che si potesse arrivare ad eliminare la prescrizione, una legge fatta per chi ruba una mela. Per tutte queste ragioni, ho dato la mia disponibilità affinché l’assemblea segua l’iter regolamentare per portare avanti questa richiesta”.

“Eliminare l’istituto della prescrizione è un abominio giuridico che si può rivelare devastante per il cittadino, che noi abbiamo il dovere di tutelare. La richiesta di abrogare la legge Bonafede che abolisce la prescrizione, attraverso il referendum portato avanti da cinque regioni, è assolutamente in linea con le idee di Forza Italia, è una iniziativa che ci è stata richiesta da cittadini, associazioni, avvocati” ha detto il capo gruppo di Forza Italia Tommaso Calderone, in conferenza stampa all’Ars.

“Bisogna dire le cose cose con onestà – ha aggiunto Calderone – questa legge è deprecabile sotto il profilo giuridico perché il cittadino può trovarsi per anni e anni sottoposto ad un procedimento penale. Ho visto, da avvocato, cittadini disperati. Il procedimento penale è una afflizione, è avvilimento e questa legge consente allo Stato di lasciare per sempre il cittadino sotto processo. Non ammaineremo mai – ha concluso Calderone – la bandiera delle garanzie e lo stiamo già facendo a livello nazionale con i nostri parlamentari”. Infine, il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè ha ricordato che il prossimo 7 febbraio a Roma ci sarà riunione con tutti i consigli regionali d’Italia e già per quella data porterà avanti questa istanza”.

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