“Una seduta d’aula urgente per discutere della riprogrammazione dei Fondi per lo sviluppo e la coesione per dare ristori ai territori danneggiati dai recenti roghi che hanno devastato la Sicilia”. La chiedono i deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars, che in tal senso invieranno richiesta formale al presidente dell’assemblea regionale Gianfranco Micciché.
Dopo il covid fiaccati dalle fiamme
“La Sicilia già fiaccata dal Covid – afferma il capogruppo dei pentastellati, Giovanni Di Caro – ha ricevuto dagli incendi di questi giorni un altro colpo che rischia di essere letale se non si corre subito al capezzale dei tanti agricoltori ed allevatori che hanno subito ingentissimi danni da cui rischiano di non risollevarsi. Occorre con urgenza dare loro degli aiuti e questi, considerato il bilancio ingessato della Regione, possono arrivare solo attraverso la riprogrammazione dei fondi Fsc, ma ciò va fatto al più presto, cominciando a discuterne subito in aula con una seduta convocata con urgenza ad hoc, anche on line, se non fosse possibile farla in presenza”.
Governo regionale ha le sue responsabilità
“Per quanto riguarda gli incendi – conclude Di Caro – è ovvio che entrano in gioco svariate cause, è anche vero però che Musumeci ha le sue pesantissime responsabilità. I ritardi nelle opere di prevenzione sono sotto gli occhi di tutti, come è sotto gli occhi di tutti che la firma della convenzione con i vigili del fuoco è avvenuta solo ora, a disastro ormai avvenuto. Musumeci si cosparga il capo di cenere e chieda scusa, uno dei responsabili lo ha a portata di mano, basta che si guardi allo specchio”.
Un coro che si allarga sui ristori
Anche il deputato regionale della Lega, Vincenzo Figuccia, si unisce al coro di chi sollecita dei ristori ai territori pesantemente danneggiati dagli incendi. “Le devastazioni della scorsa notte nella provincia di Palermo causate dagli incendi – evidenzia Figuccia – rischiano di lasciare nella cenere centinaia di aziende agricole e zootecniche che insistono nel territorio madonita, da Geraci a Gangi fino a Scillato, grazie all’intervento dei vigili del fuoco, della Protezione civile e del Corpo forestale ai quali va un plauso da parte di tutti noi, le fiamme sono state finalmente domate. Lo scenario è tuttavia infernale con strutture, colture e animali carbonizzati. Adesso chiediamo un impegno celere da parte del governo regionale per il riconoscimento dello stato di calamità e di aiuti concreti per gli agricoltori e gli allevatori colpiti”. Una richiesta quella del parlamentare regionale che si aggiunge a quella dei giorni scorsi nella quale aveva chiesto l’istituzione di una commissione speciale d’inchiesta sul fenomeno degli incendi, con l’obiettivo di arginare la problematica, ricorrendo anzitutto agli opportuni interventi di prevenzione che possono e che devono essere assicurati durante l’intero anno.
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