Ancora disagi sull’autostrada Palermo Catania. Una carreggiata del viadotto Cannatello sull’autostrada A19 è a rischio crollo e da oggi pomeriggio non è più percorribile da mezzi pesanti più di 3,5 tonnellate.
Un’ordinanza dell’Anas ha imposto da oggi l’uscita obbligatoria di tutti i veicoli sopra le 3.5 tonnellate allo svincolo Resuttano dove i mezzi vengono controllati da personale dell’Anas e della polizia stradale.
Per i prossimi cinque mesi (o comunque fino al termine dei lavori di consolidamento) la carreggiata direzione Catania sarà inibita ai mezzi pesanti dallo svincolo di Resuttano fino Ponte cinque Archi.
Solo quelli sotto le 3,5 tonnellate (auto e pulmini da otto posti) potranno immediatamente rientrare in autostrada e continuare il percorso originale, mentre i mezzi pesanti dovranno affrontare un percorso alternativo che prevede l’utilizzo delle strade provinciali 19, 10, 72 e 112 e di un pezzo di statale 112 fino allo svincolo di ponte Cinque Archi dove è previsto il rientro in autostrada. Una deviazione che prevede l’attraversamento dei centri abitati di Resuttano e Santa Caterina Villarmosa già colpiti da dissesti idrogeologici.
Una restrizione al traffico che sta già causando enormi disagi agli autotrasportatori ma soprattutto ai pullman extraurbani che collegano Palermo con quasi tutte le altre province siciliane. La Sais autolinee ha già cambiato i percorsi di nove linee: le corse dirette a Catania, Ragusa, Siracusa sono quelle che subiranno i maggiori disagi perché passeranno per Messina allungando di oltre un’ora e mezza i tempi di percorrenza, con un costo superiore del 70 per cento a corsa. Cambieranno i percorsi anche i collegamenti fra Palermo e Caltanissetta, Gela, Enna, Piazza Armerina, Agrigento (via Caltanissetta) e Caltagirone.
L’ennesima chiusura dell’A19, l’arteria autostradale che attraversa la regione, è stata imposta all’Anas dalle ultime verifiche statiche e strutturali eseguite sul viadotto Cannatello. Già a maggio era stata disposta l’interdizione al transito ai mezzi eccedenti le 32 tonnellate. Ma nessuno l’ha mai fatta rispettare. Ore il limite di peso di abbassa a 3,5 tonnellate e i controlli saranno severissimi, segno che l’ammaloramento del viadotto è maggiore.
Ieri pomeriggio i tecnici Anas hanno comunque eseguito un test sulla capacità della carreggiata opposta di sopportare il traffico ad una corsia con senso alternato. I risultati arriveranno dopo le feste e in caso di esito positivo potrebbe essere evitata la deviazione sulle strade provinciali.
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