La sorte dei sottopassi di viale Regione Siciliana, a Palermo, risulta essere ad un bivio. La III Commissione consiliare ha effettuato in settimana dei sopralluoghi sulle strutture destinate ai pedoni. Per alcune di esse sarà possibile ripristinarne il corretto funzionamento. Per altre invece, troppo ammalorate, sarà necessaria la chiusura. Uno stop al transito che però rischia di lasciare i cittadini privi di alternative per passare da un lato all’altro del raccordo intercittadino. Ciò almeno fino alla prossima consiliatura.

Tre sottopassi affidati alle Partecipate

A spiegare lo stato dell’arte è la componente della III Commissione Concetta Amella. La consigliere comunale del M5S spiega il dualismo sul fronte sottopassi. “Dai sopralluoghi effettuati in settimana per verificare l’effettiva sicurezza dei sottopassi di viale Regione Siciliana ne è uscito fuori un quadro non certamente confortante. Resteranno aperti al pubblico i sottopassi rispettivamente di via Sardegna, Portello e Villa Tasca, per i quali è stato dato mandato a Coime, Rap e Sispi, ciascuna per le proprie competenze, di intervenire affinché si possano ripristinare nel più breve tempo possibile gli impianti elettrici, di sorveglianza e di ordinaria amministrazione. Ciò consentirà a Re.Se.T. di ripristinare nei suddetti sottopassi il servizio di custodia, al momento sospeso per ragioni di sicurezza”.

“Chiudere sottopassi nei pressi del ponte Corleone”

La situazione rimane invece critica sui tre sottopassi presenti tra la III e la IV Circoscrizione. Via Altofonte, via Gustavo Roccella e Borgo Ulivia rischiano infatti di perdere i loro corridoi pedonali. Ciò in un contesto di viabilità difficile, complici anche le limitazioni ancora vigenti sul ponte Corleone. Strutture che, a prescindere, sono ormai troppo ammalorate per essere ripristinate. Dovrà essere trovata una soluzione, anche se per Concetta Amella sarà argomento da trattare nella prossima consiliatura.

È stata invece evidenziata la necessità di chiudere i sottopassi in corrispondenza del ponte Corleone. Strutture oggi totalmente inagibili ed in totale stato di abbandono. Sono sostanzialmente zone franche in cui incuria ed inciviltà la fanno da padrone. Occorre pertanto porli nell’agenda politica della prossima amministrazione. Poiché rappresentano uno strumento per garantire ai cittadini di muoversi in tutta sicurezza, senza fare ricorso necessariamente all’uso delle auto”.

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