Arriva una prima risposta dell’Amministrazione Comunale all’escalation di violenza avvenuta in centro città domenica notte. Dopo l’incidente che ha coinvolto diverse auto parcheggiate in via Gaetano Daita e dopo la rissa in via La Lumia, seguita dall’esplosione di sette colpi di arma da fuoco in aria, il sindaco Roberto Lagalla ha annunciato la firma di un protocollo d’intesa fra il Comune di Palermo e tre associazioni di volontariato: il nucleo di volontariato regionale dell’Associazione nazionale dei Carabinieri, il gruppo di volontariato e protezione civile dell’associazione nazionale della Polizia di Stato e il gruppo di protezione civile dell’Associazione nazionale del Fante. Una prima risposta a quelli che sono stati i dubbi e le paure avanzati da commercianti e residenti in questi giorni.

Dove agiranno i volontari

Dopo i fiumi di parole praticamente sfociati nel nulla in Consiglio Comunale, è il primo cittadino a fare la sua mossa. Presente alla sottoscrizione del protocollo anche l’assessore Dario Falzone. I volontari saranno circa una quindicina e saranno distribuiti in diverse aree della città. Fra queste, i due assi principali del centro storico (corso Vittorio Emanuele e via Maqueda) e su altre aree a rischio come quella di via La Lumia. “È un esperimento al quale tengo molto che, mi auguro, possa prevedere una seconda fase che è quella di un ulteriore potenziamento in futuro del servizio”, afferma il sindaco Roberto Lagalla in una nota.

Compiti e tempistiche di partenza del servizio

Va chiarito che i volontari non avranno gli stessi poteri delle forze dell’ordine o della polizia municipale. Non potranno infatti infliggere sanzioni, ne potranno intervenire con azioni impositive o repressive. Inoltre, non saranno abilitati a chiedere documenti di identità personale ai cittadini. In pratica, saranno autorizzati soltanto a segnalare situazioni di degrado o anomali rilevate, oltre a svolgere funzioni di informazione, ausilio e rassicurazione della città. Con riguardo alle tempistiche, l’Amministrazione punta ad accelerare l’inserimento dei volontari sul territorio, già a partire da queste festività natalizie.

L’ausilio alla polizia municipale

I volontari saranno identificabili attraverso l’utilizzo di un’apposita uniforme e coadiuveranno la polizia municipale nelle “attività di presenza sul territorio finalizzata ad una migliore e corretta vivibilità della città; presenza attiva nelle seguenti aree: parchi pubblici, centro storico, zone marinare e aree ludiche in generale; eventi di carattere sportivo, religioso, sociale o culturale co-organizzati dall’amministrazione comunale; presenza attiva, ma non sostitutiva alle altre Forze di Polizia sul territorio comunale, attività di osservazione, prevenzione e mediazione, finalizzata al rispetto delle norme di civile convivenza; altre attività comunque connotate da specifico interesse pubblico per il benessere della cittadinanza”.

In Consiglio Comunale il regolamento movida rimane nel cassetto

Intanto anche oggi, così come nella seduta di ieri, il Consiglio Comunale non ha nemmeno prelevato il cosiddetto movida. Un atto con il quale l’assessore Giuliano Forzinetti punta, in linea di massima, a normare l’attività del comportimento Ho.Re.Ca. e di quello dell’intrattenimento. Parole e progetti sicuramente condivisibili, ma che ieri hanno dovuto fare i conti con il dibattito politico in aula. A prendere la parola per ultima è stata la capogruppo di “Oso” Giulia Argiroffi la quale ha chiesto il prelievo della modifica al regolamento sui mercati storici. Un atto che giace nei cassetti del Consiglio Comunale da circa due anni e che non ha rivisto la luce nemmeno ieri.

La proposta di analizzare l’aula è stata bocciata dalla maggioranza. Sedici i voti contrari, tutti del centrodestra. E proprio la coalizione a sostegno del sindaco Roberto Lagalla ha provato invece a prelevare un altro atto che ha urgenza di essere approvato. Si tratta di quello relativo al progetto di riqualificazione del porticciolo della Bandita. Una proposta che ha fatto infuriare le opposizioni, che sono uscite così dall’aula facendo mancare il numero legale. Nella seduta odierna, l’atto è stato prelevato ma non si è riuscito a giungere alla votazione, la quale potrebbe arrivare con ogni probabilità nella giornata di domani.

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