• Fuoriuscita e stabilizzazione del Personale ASU appello dei sindacati
  • le sigle sindacali chiedono che si mettano in moto tutte le forze politiche
  • Obiettivo salvaguardare una norma voluta da tutti

Non fa dormire sogni tranquilli al bacino dei lavoratori Asu l’impugnativa dell’articolo 36 della Legge di Stabilità Regionale 2021, recante materia di fuoriuscita e stabilizzazione del Personale ASU. Ieri si è svolto, alla presenza anche dell’Assessore al Lavoro, del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Lavoro, l’incontro convocato dalla V Commissione Parlamentare sulla problematica.

Delusione dai segretari dei sindacati

Il Presidente della Commissione Parlamentare ha chiesto alle parti sociali eventuali proposte come fanno sapere Michele D’Amico Cobas-Codir, Rosolino Lucchese UGL FNA, Vito Sardo e Mario Mingrino ALE-UGL, Rosario Greco Confintesa e Sandro Cardinale USB delusi dall’incontro. “Ci aspettavamo di essere notiziati dell’incontro che avrebbe dovuto svolgersi la scorsa settimana tra una delegazione capitanata dall’Assessore al Lavoro, insieme a due esperti del settore, con il Ministro del Lavoro, nel quale si sarebbe dovuto affrontare e risolvere il nodo cruciale alla base del l’impugnativa, ovvero lo sconfinamento al di fuori della competenza legislativa riservata alla Regione, in quanto la stessa con l’art 36 interviene, in via generale, nella materia degli Enti Locali, i quali sono soggetti alla normativa statale di cui al decreto legislativo n. 267/2000, ma di fatto non ci è stato
riferito nulla che non sapevamo”.

Serve una legge ha hoc

Le sigle sindacali hanno ribadito l’esigenza di una norma “autorizzata e condivisa dal Governo nazionale”, che veda tutti gli ASU stabilizzati. “Eventuali proposte non autorizzate, sarebbero mera perdita di tempo – sottolineano in una nota congiunta -. L’incontro con il Ministro Orlando non è più procrastinabile”.

Appello alla politica tutta

“Ci aspettiamo un lavoro più incisivo e in tempi utili da parte del Governo Regionale, possibilmente coadiuvato dal Parlamento Regionale e dal grande assente dalla querelle, cioè l’ANCI regionale. I lavoratori hanno bisogno di risposte concrete e non possono accettare ulteriori tempi morti. Sulla stessa lunghezza d’onda i componenti della V Commissione parlamentare, anch’essi uniti nel chiedere soluzioni concrete in tempi brevi. Intanto, “in considerazione che l’impugnativa dell’articolo 36 da parte dello Stato non rileva dubbi sulla costituzionalità della possibile stabilizzazione del Personale ASU in servizio presso il Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, l’avvio dell’iter propedeutico e l’integrazione a tutto il personale ASU nei limiti delle risorse previste proprio dall’articolo 36”.

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