“Questa notte grazie al lavoro di mediazione e collaborazione della Lega il Senato ha approvato una norma che consentirà non solo di riconoscere i lavoratori ex Pip ma di iniziare un percorso concreto e serio di stabilizzazione” lo annunciano il senatore Stefano Candiani, segretario regionale della Lega in Sicilia, e il deputato regionale del Carroccio Vincenzo Figuccia.

“Si tratta di un grande risultato – spiega il senatore Candiani – che è stato possibile raggiungere grazie alla collaborazione del senatore Davide Faraone che conosce da tempo il problema. Adesso bisognerà aspettare il voto alla Camera la prossima settimana e poi avremo un anno di tempo per chiudere il percorso di stabilizzazione con la Regione Siciliana. Ovviamente è necessario che inizi immediatamente una interlocuzione tra il governo regionale e l’amministrazione centrale per verificare con esattezza i numeri e gli eventuali costi del processo di stabilizzazione”.

Fortemente soddisfatto anche il commissario provinciale della Lega a Palermo il deputato regionale Vincenzo Figuccia: “Voglio ringraziare Stefano Candiani che ha seguito con esperienza i lavori minuto per minuto durante le ore più difficili. Adesso – continua Figuccia – si proceda con lo screening per verificare con esattezza i numeri e gli eventuali costi del processo di stabilizzazione e si garantisca la procedura istitutiva dell’albo speciale”.

Nelle more della stabilizzazione, gli enti locali sono autorizzati alla prosecuzione dei rapporti di lavoro sino al 31.12.2021, superando dunque il nodo di incostituzionalità e il vincolo che era stato posto dall’impugnativa.

Secondo gli esponenti della Lega sarà la sottosegretaria al Mef Cecilia Guerra a seguire la vicenda per conto del governo nazionale.

“Non molliamo e continuiamo a seguire questa giusta battaglia fiduciosi e consapevoli che con la collaborazione di tutti riusciremo a dare dignità e sicurezza a questi lavoratori” concludono Candiani e Figuccia.

La realtà degli ex-pip Emergenza Palermo trova le sue origini molto indietro nel tempo, con precisione nell’agosto del 2000, quando 3035 soggetti svantaggiati dell’area metropolitana di Palermo confluirono in un bacino di risorse a disposizione degli enti. Iniziò così la lunga storia dei lavoratori di Emergenza Palermo che iniziarono a prestare la propria attività operando nelle scuole, negli ospedali, nei comuni ed altre strutture pubbliche, svolgendo svariate mansioni, dai custodi agli addetti alle pulizie, operai ed anche lavorando presso gli uffici in qualità di impiegati.
I lavoratori ex-pip, ad oggi circa 2800 e con età media che oscilla tra i 50 e i 60 anni, sono in atto utilizzati nelle pubbliche amministrazioni. Per effetto dell’emendamento approvato, saranno impiegati per fare fronte al crescente fabbisogno di risorse umane nel contrasto dell’emergenza Covid19. Il Governo Musumeci, intervenuta la sentenza n. 194 del 2020 della Corte Costituzionale, ha tenuto diretti contatti con la Conferenza delle Regioni e la Conferenza Stato-Regioni, ottenendone l’appoggio all’emendamento, nonché con i Ministeri della Pubblica amministrazione e del Lavoro.

“Dopo decenni di incertezze, ripensamenti e speculazioni ai danni dei soggetti del bacino ex Pip, a Roma, in Senato è passata la proposta per la loro stabilizzazione. Il risultato è frutto di un lavoro congiunto iniziato in Commissione Bilancio all’Ars, nella quale si è discusso per eliminare le criticità di incostituzionalità sollevate nei mesi scorsi dal Consiglio dei Ministri. Ho imposto un ritmo serrato ai lavori, lo dovevamo alle tante famiglie coinvolte. Ringrazio l’Assessore all’economia, Gaetano Armao, perché a Roma si è fatto portavoce di quanto stabilito in Commissione. Nell’immediato, gli Enti coinvolti saranno autorizzati a garantire la continuità lavorativa fino al 31 dicembre 2021, in modo da procedere nel frattempo con l’istituzione dell’albo speciale, dal quale attingere per la stabilizzazione. Un lavoro congiunto, che ha permesso di portare a casa uno storico risultato, per qualcuno insperato, anche per chi adesso è salito impropriamente sul carro dei vincitori. Ci sono abituato. Da parte mia, come in questo caso, ho sempre onorato gli impegni presi e continuerò a farlo, nell’esclusivo interesse dei siciliani”. ha detto il deputato regionale di Forza Italia,  Riccardo Savona, presidente della Commissione Bilancio all’Ars.

“Il 2021 dovrà essere l’anno di definitiva chiusura con il precariato in Sicilia. Dopo oltre 20 anni, è ora di dare a migliaia di lavoratori la prospettiva di serenità e stabilità che per molti di loro arriverà poco prima della pensione.
Con la norma approvata a larghissima maggioranza in Senato, su cui hanno confluito sia la maggioranza sia l’opposizione e che renderà possibile l’applicazione della normativa regionale, si può finalmente vedere la fine del percorso; un percorso cui rapidamente Regione ed Enti locali siciliani dovranno dare il proprio contributo appena la norma diventerà legge dello stato” ha sottolineato Marianna Caronia.

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