All’indomani del varo della Finanziaria regionale , i sindacati del credito Fabi, Unisin, Fisac Cgil, First Cisl e Uilca Uil chiedono al Presidente della Regione,”se questo Governo vuole realmente intestarsi la riforma del credito agevolato a sostegno dell’artigianato e della cooperazione, di farsi garante del rispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori e della definizione della mission degli enti”.

I sindacati, che sollecitano sull’argomento un incontro urgente, leggono nei toni usati stanotte in Aula dell’assessore alle attività produttive Turano all’indirizzo del personale degll’Ircac e nella scelta del governo di prevedere la soppressione del trattamento giuridico preesistente “la precisa volontà di fare ricadere sui lavoratori la responsabilità e gli effetti dell’attuale stallo.

“Il Presidente Musumeci deve dire con chiarezza- scrivono- di chi sono le responsabiltà
dell’impasse”. Per quanto riguarda l’Ircac rilevano che “l’esiguità delle pratiche esitate negli ultimi tempi, la responsabilità del mancato completamento dell’iter di approvazione dei bilanci, comunque deliberati da parte dell’Amministrazione Ircac fino al 2017, evidenziati dall’Assessore, non possono assolutamente leggersi come inadempienze del personale ma come inefficienza della burocrazia regionale e come volontà politica di portare l’Ente alla deriva”.

Nella nota vengono riportate le cause dello stallo dell’ Ircac tra cui il regime commissariale andato avanti per anni e ribadita l’esigenza del confronto sulla riforma complessiva del credito agevolato.