Si tratta di crediti a medio termine per la ricapitalizzazione societaria, per acquisto e ristrutturazione di immobili, crediti di esercizio per la copertura di spese di gestione e crediti di esercizio per lo start-up di impresa, concessi al tasso di interesse dell’1,39% fisso per tutta la durata del finanziamento

La conferma dall’assessore regionale Tamajo. Entro marzo 2023 il procedimento burocratico si completerà

“Diffondere la cultura imprenditoriale e manageriale, supportare le imprese esistenti nei loro processi di crescita e di sviluppo, favorire la sinergia tra aziende, enti di formazione, incubatori di impresa, banche e associazioni di categoria. Sono alcuni degli interventi da mettere in atto in Sicilia per far sì che la nostra regione riesca ad essere realmente competitiva”. Lo dichiara Mario Mattei, responsabile regionale Economia e Sviluppo Economico della Dc.

Nel banco degli imputati il governo regionale. L’attacco del Movimento 5 Stelle: “Enormi ritardi per finanziamenti e crediti”.

La Cgil rileva che “la situazione del personale in Ircac è andata sempre più a peggiorare".

“L’Ircac è nell’impasse a causa del governo regionale e sono di conseguenza bloccati 20 milioni di euro da erogare alle imprese cooperative” a lanciare l’allarme è Angela Foti, deputata regionale di Attiva Sicilia e vicepresidente dell’Ars.

Il segretario di Ugl Credito: "Auspichiamo un incontro a breve con l'assessore Armao, perchè non bisogna più perdere giornate preziose nel percorso di fusione tra Crias e Ircac per l'avvio dell'Irca, poichè ancora le perplessità sono troppe e non bisogna ignorarle se non si vuol creare l'ennesimo carrozzone targato Regione siciliana."

L’importo minimo del finanziamento per le cooperative è di tremila euro, quello massimo di trentamila euro.

"Abbiamo già rivolto un appello in tal senso al Governo, alle Commissioni e ai Gruppi Parlamentari accompagnandolo con precise proposte di emendamenti ciascuno dei quali supportato dalla relativa motivazione".

Sami Ben Adelaali è sempre stato un personaggio al centro di roventi polemiche, in particolare in occasione della sua nomina al vertice dell'Ircac

“Il Presidente Musumeci deve dire con chiarezza- scrivono- di chi sono le responsabiltà dell’impasse”.

Lo dicono le deputate regionali del M5S Valentina Zafarana, Jose Marano e Angela Foti, dopo l'audizione in commissione Attività produttive dell'Ars sull'Irca, la nuova società regionale nata dalla fusione di Ircac e Crias.

La sede messinese dell'ex Crias, oggi Irca (Istituto Regionale per il credito agevolato) potrebbe chiudere i battenti in tempi brevi. In seguito alla fusione di Crias e Ircac che ha dato vita all'Irca, un decreto presidenziale di attuazione prevede infatti il mantenimento di due sole sedi: Palermo e Catania.

L’iter regolamentare verrà completato con l’emanazione del decreto presidenziale, dopo l’acquisizione dei previsti pareri obbligatori dell’ufficio legislativo e legale e del Consiglio di giustizia amministrativa.

“Dopo ripetute segnalazioni e richieste di audizione in commissione Attività produttive dell'Ars – dice Foti – il Governo ha deciso di uscire dall'impasse, nominando un commissario ad acta".

Stop in Commissione anche alla soppressione dell'Esa e alle assunzioni all'Arpa ma le norme confluiranno in un ddl collegato da analizzare a maggio dopo bilancio e legge di stabilità

Non convince l’accorpamento di Crias, Ircac e Irfis inserito nella prossima Finanziaria. “Subito un incontro col presidente Musumeci e un’audizione all’Ars”

La 'denuncia' in diretta facebook del vice Presidente dell'Ars Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 stelle

L'allarme già lanciato dagli artigiani e ribadito dai deputati 5 stelle proprio mentre in finanziaria si pensa ad una ccorpamento di questi enti per farli confluire nell'Irfis

L’istituzione della commissione parlamentare di indagine ha l’obiettivo di acquisire i documenti contabili, verificare i dati relativi a perdite su crediti, ai crediti in sofferenza dell'Ircac.