La sede messinese dell’ex Crias, oggi Irca (Istituto Regionale per il credito agevolato) potrebbe chiudere i battenti in tempi brevi. In seguito alla fusione di Crias e Ircac che ha dato vita all’Irca, un decreto presidenziale di attuazione prevede infatti il mantenimento di due sole sedi: Palermo e Catania.

Come scrive tempostretto.it, una interrogazione urgente al governo Musumeci è stata presentata di deputati regionali Tommaso Calderone, Franco De Domenico e Riccardo Gallo per chiedere un passo indietro rispetto all’ipotesi di chiusura delle sedi operative Irca di Messina e Agrigento.

“Il provvedimento- scrivono i tre deputati – contraddicendo le premesse del Governo regionale che dichiara di voler snellire dal punto di vista burocratico l’iter per le concessioni dei finanziamenti e migliorare la qualità del servizio offerto alle imprese, di fatto elimina le due sedi operative oggi esistenti a Messina ed Agrigento, rimandando ad ipotetiche future decisioni l’apertura di altre sedi operative, oltre Palermo e Catania”.

Eppure la sede operativa messinese aveva dimostrato di poter assistere con competenza le imprese: nel 2018 sono state infatti 485 i finanziamenti concessi frutto del lavoro del personale della sede di Messina del Crias.

“In caso di chiusura di tali sedi operative – proseguono i deputati – le imprese delle rispettive province subirebbero un danno rilevante, vanificando l’obiettivo prefissato dal Governo Regionale che è quello appunto di favorire l’accesso al credito agevolato, proprio in un momento nel quale la crisi di sistema non aiuta le banche a stare vicino alle imprese. Il Governo della Regione Sicilia, nell’Istituire l’IRCA, ha voluto dare un segnale forte riformando il settore del Credito agevolato, attraverso il mantenimento e magari il potenziamento dei servizi fino ad oggi offerti ma il regolamento attualmente in esame penalizza gravemente Messina”.

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