Lo dice l'assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, commentando i dati pervenuti dall'Istituto regionale per il credito alle imprese artigiane

Il bando è stato pubblicato da poche ore e le imprese possono adesso accelerare per richiedere i fondi che saranno gestiti dalla Crias, la Cassa regionale per il credito artigiano. L'assessore alle Attività Produttive, Edy Tamajo “Andiamo incontro al fabbisogno reale delle imprese di settore"

La conferma dall’assessore regionale Tamajo. Entro marzo 2023 il procedimento burocratico si completerà

A beneficiare delle agevolazioni previste dalla misura saranno le imprese artigiane con sede legale o operativa in Sicilia, iscritte all’Albo delle imprese artigiane presso le Camere di Commercio, che non risultano sospese o inattive, con un numero di addetti non superiore a 5 e un utile netto al 31 dicembre 2019 fino a 30 mila euro.

Sotto le vesti della Crias il Cda dell’ente regionale siciliano IRCA, guidato dal presidente Clemente Carta, riaccende i motori e mette a segno una delibera che il comparto artigiano aspettava da parecchi mesi.

Nel banco degli imputati il governo regionale. L’attacco del Movimento 5 Stelle: “Enormi ritardi per finanziamenti e crediti”.

Dal 15 settembre al 29 ottobre tirocini nella sede etnea della Crias. Accordo con l'Università di Catania per diffondere cultura d'impresa. L'assessore Mimmo Turano: "Partenariato da estendere nelle altre province".

Il via per la presentazione delle domande di accesso al contributo a fondo perduto per le imprese artigiane della Sicilia colpite dall'emergenza Covid. Si tratta di 6 milioni di euro.

Si tratta di due bandi, uno da 6 milioni di contributi a fondo perduto, l'altro da 34 milioni di euro a valere sul Fondo regionale di sviluppo europeo per finanziare progetti di investimenti volti a migliorare la competitività delle imprese

Sui conti del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l'Artigianato ieri sono state accreditate le risorse

Particolarmente apprezzata dagli imprenditori è stata la linea di credito della Crias partita a giugno con lo scopo di fornire liquidità alle aziende a causa dell'emergenza sanitaria Covid-19.

La Cgil rileva che “la situazione del personale in Ircac è andata sempre più a peggiorare".

Nel 2013 Mangiacavallo aveva già presentato un’interrogazione sulla questione e successivamente erano stati nominati dei commissari

Il segretario di Ugl Credito: "Auspichiamo un incontro a breve con l'assessore Armao, perchè non bisogna più perdere giornate preziose nel percorso di fusione tra Crias e Ircac per l'avvio dell'Irca, poichè ancora le perplessità sono troppe e non bisogna ignorarle se non si vuol creare l'ennesimo carrozzone targato Regione siciliana."

L’importo minimo del finanziamento per le cooperative è di tremila euro, quello massimo di trentamila euro.

L’importo minimo del finanziamento è di tremila euro e quello massimo di trentamila euro.

“Salvare le imprese significa salvare la Sicilia”: è il messaggio rivolto alle Istituzioni Politiche e all’apparato burocratico in un momento davvero drammatico per gli effetti devastanti provocati dalla diffusione del Covid19.

A lanciare l’allarme sono Cna, Casartigiani, Confartigianato e Claai dopo l’incontro, avuto nella sede dell’Assessorato all’Economia, per fare il punto della situazione rispetto alle dinamiche che stanno caratterizzando la gestione della Crias.

Una situazione che non fa dormire sonni tranquilli alle 80 unità di personale ed alle migliaia di artigiani siciliani, le cui speranze lavorative sono riposte nei finanziamenti che eroga la Crias attraverso il proprio fondo di gestione.

A lanciare il grido di allarme è Massimo Saeli, segretario regionale della Ugl credito, che spiega quanto sta accadendo con le nuove regole di bilancio