Il diniego del ministro Nello Musumeci al riconoscimento dello stato di emergenza incendi per la Sicilia rischia di far salire sempre più la tensione nel centrodestra. Ma soprattutto potrebbe far definitivamente implodere il già teso rapporto tra Fratelli d’Italia, partito di Musumeci, e il resto della coalizione. L’Mpa batte i pugni sul tavolo e considera, attraverso il suo leader siciliano Roberto Di Mauro, “impensabile” una decisione del genere. Di Mauro, che è anche assessore del governo regionale, parla di ritardi nelle risposte da parte del governo nazionale. Ma soprattutto ritiene inaccettabile un diniego di fronte ai disastri che si sono verificati questa estate.
Domanda redatta in modo “certosino”
“Una risposta, negativa, arrivata con 7 mesi di ritardo rispetto alla domanda. Una domanda, peraltro, assolutamente documentata da un’ampia relazione di oltre 500 pagine, redatta in modo certosino dal dirigente della Protezione Civile Salvatore Cocina”. E’ quanto dichiara il coordinatore regionale del Mpa e assessore all’Energia, Roberto Di Mauro, in merito alla decisione del ministro alla protezione civile Nello Musumeci di non riconoscere lo stato d’emergenza per gli incendi che hanno colpito la Sicilia lo scorso luglio e che hanno provocato 6 vittime e ingenti danni tra cui la devastazione di ben 2 parchi archeologici. Un diniego motivato dal ministro Musumeci da una mancanza di documentazione.
“Parchi devastati e case evacuate”
“Impensabile – prosegue Di Mauro – non valutare gli eventi tali da giustificare una misura d’emergenza. Se è vero che oltre alle vittime, oltre alla devastazione di parchi archeologici, ci sono moltissime persone che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione a causa degli incendi. Peraltro c’è un precedente che risale al periodo in cui lo stesso ministro Musumeci era governatore. In quel caso, dinanzi ad un diniego della protezione civile, fu il presidente del consiglio Draghi a spingere per sbloccare i fondi destinati alla Sicilia”.
Commenta con Facebook