Una stazione completata in tutti i suoi elementi ma nella quale non si è mai fermato un treno, nell’eterna attesa che arrivasse un via libera ad oggi mai arrivato. Doveva essere uno dei fiori all’occhiello del passante ferroviario di Palermo. E invece la fermata Maredolce di Brancaccio si è trasformata nell’ennesima cattedrale nel deserto. Un ‘vorrei ma non posso’ tutto palermitano nel quale un’opera, i cui lavori erano stati praticamente conclusi nel 2016, non è mai entrata in funzione.

La storia della stazione Maredolce

La struttura, nata fra l’area di Brancaccio e il bivio Oreto, doveva fungere da raccordo per le due tratte ferrate che collegano Palermo da un lato a Messina e dall’altro a Punta Raisi. Una sorta di collegamento ideale che doveva fungere da prolungamento a Sud del passante ferroviario, aggirando l’ingresso all’interno della Stazione Centrale. Un modo per fornire un’alternativa concreta ai pendolari siciliani che fanno uso del treno per muoversi sull’Isola. E il piano sembrava ben avviato nel 2016. Anno nel quale, il 16 febbraio, fu annunciato il completamento dei lavori alla presenza delle principali autorità cittadine e regionali di allora, compreso l’ex governatore Rosario Crocetta. Evento al quale partecipò anche l’allora ministro Graziano Delrio e nel quale si celebrò l’inaugurazione delle fermate “Lolli” e “Guadagna”, ad oggi in funzione.

Il destino non è stato altrettanto amico della stazione di Brancaccio, come racconta ai nostri microfoni il capogruppo di Forza Italia Gianluca Inzerillo. “La stazione Maredolce è stata completata il 16 febbraio del 2016. L’annuncio fu fatto alla presenza dell’allora ministro Delrio. Da allora non si è mosso nulla. Non si è mai fermato un solo treno in questa stazione e questo è molto triste. La struttura è stata vandalizzata più volte, un vero peccato”. La speranza per la fermata posizionata all’interno del cuore di Brancaccio è di un rilancio che passi dal futuro PUMS Metropolitano che, nelle intenzioni dei redattori, punta molto proprio sull’utilizzo della linea ferrata per abbassare l’utilizzo delle auto in città e in provincia. Fatto che l’esponente di Forza Italia ricorda, lanciando un segnale al collega di maggioranza Maurizio Carta. “La stazione Maredolce rappresenterebbe un’opera importante che permetterebbe alla città di Palermo di allegerire il traffico veicolare e al quartiere di Brancaccio di creare un volano economico attorno a questa stazione, attraverso l’afflusso di persone provenienti dal territorio dell’area metropolitana che per recarsi a Punta Raisi potrebbero posteggiare qui”.

Struttura completata ma mai attiva

In attesa di una svolta positiva, tutto è fermo, immerso in un quadro di incuria ben rappresentato dalle erbacce che, piano piano, stanno inghiottendo l’intera area. A proposito della stazione Maredolce, nel 2016 la stessa rimase inattiva, almeno fino al completamento dei lavori sul passante ferroviario. Un’opera che, nel suo complesso, prevede un investimento da 1,1 miliardi di euro. La data ipotizzata fu quella del 2018, ma sull’opera generale si sono registrati alcuni ritardi. Da allora, a Brancaccio si aspetta ancora che si fermi il primo treno. La stazione è infatti rimasta priva di una tratta di passaggio. Fatto che ne ha determinato un’inattività che prosegue tuttora.

Una situazione che ha lasciato nello sconforto non solo tutti gli abitanti dell’area della II Circoscrizione, ma anche di chi ha visto una possibile opportunità di potenziamento delle corse sull’asse palermitano. “Credo che questa stazione sia indispensabile per Brancaccio – sottolinea il vicepresidente della II Circoscrizione Giacomo Viscuso -. Da quando è stato chiuso il passaggio a livello, il nostro quartiere è stato strozzato in termini di viabilità. E noi che la viviamo giornalmente, ne vediamo la sofferenza. Credo sia indispensabile il completamento della tratta verso Punta Raisi. Per i treni che vengono da Messina, una sosta qui non sosta nulla ed aiuterebbe tanto i cittadini che vivono in questa borgata“.

I lavori fatti sull’area di Brancaccio

Un vero peccato visto che i lavori sulla stazione Maredolce erano stati di fatto completati. La fermata può contare su due banchine di 125 metri, di cui buona parte coperte da una campata. All’interno dell’impianto, furono realizzati gli scivoli per consentire l’accesso ai disabili e un sottopasso di collegamento fra i due accessi pedonali.  All’interno furono installate tutte le apparecchiature elettroniche: dalle macchine obliteratrici agli schermi per informare l’utenza sui passaggi in tempo reale, oggi ormai inesistenti dopo i numerosi assalti dei ladri. Inoltre, nella parte esterna, furono eseguiti tutti gli interventi di viabilità, con la realizzazione dei viali d’ingresso, di una rotonda per gestire il traffico interno di un parcheggio con venti posti auto, di cui tre dedicati ai diversamente abili. Ma di pendolari alla stazione Maredolce non ne sono mai entrati, ancora in attesa di un treno che sibila vicino ma che non ha ancora raggiunto il cuore di Brancaccio.

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