Le imprese che gestiscono lidi e stabilimenti balneari e sono esentate dal pagamento del canone di concessione demaniale marittima: lo prevede un emendamento all’articolo 6 della finanziaria presentato dai parlamentari regionali PD Baldo Gucciardi ed Anthony Barbagallo, che è stato approvato dalla commissione Bilancio dell’Ars.

“Il testo del governo si limitava alla sospensione del pagamento – dicono Gucciardi e Barbagallo – grazie alla nostra proposta è adesso prevista l’esenzione per il 2020. Nel 2021 il canone sarà invece abbattuto del 50%”.

“Questo emendamento ha raccolto le richieste dei tanti imprenditori siciliani del settore balneare che, a causa dell’emergenza Coronavirus, andranno incontro ad una stagione estiva caratterizzata da grandi difficoltà. Eliminando il pagamento del canone di concessione – aggiungono Gucciardi e Barbagallo – sosteniamo concretamente un settore che in Sicilia ha sempre svolto un ruolo centrale nell’economia legata al turismo”.

“Sono contenta che si sia riusciti in extremis a trovare la copertura economica in Commissione Bilancio dell’Ars all’esenzione totale del pagamento dei canoni demaniali per l’anno 2020, come auspicato dalla commissione che presiedo” commenta l’On. Giusi Savarino, Presidente della commissione territorio ambiente “Da diversi mesi lavoriamo perché il settore dei balneari possa fare da volano dell’economia turistica della sicilia, e stiamo ponendo le condizioni perché anche questa stagione estiva possa esserlo. Martedì approveremo il decreto che darà prospettiva futura e sicurezza alle concessioni. Col Presidente Musumeci poi stiamo lavorando perché a Roma capiscano che qui in Sicilia ci sono tutte le condizioni epidemiologiche  perché la prossima stagione balneare sia attivata, e faremo si che venga organizzata tutelando salute e sviluppo turistico”.

Dopo l’esame della commissione Bilancio, il testo dovrà essere approvato dall’Aula.

“Si è raggiunto un risultato corretto che da reale ossigeno alle imprese che a causa del coronavirus hanno visto compromessa in gran parte la stagione estiva. Con questa norma – dicono i parlamentari Marianna Caronia e Carmelo Pullara – abbiamo mantenuto l’impegno preso con la categoria, certi che così facendo riusciremo a creare le condizioni perché i gestori possano garantire l’apertura dei lidi nel pieno rispetto delle norme igienico sanitarie attraverso gli investimenti che dovranno compiere. Ci auguriamo che anche i Comuni facciano la loro parte esonerando i balneari dal pagamento degli oneri concessori comunali ovvero che li rendano in servizi veri tesi alla migliore e più qualificata fruizione delle nostre spiagge”.

“Accogliamo con grande soddisfazione la soluzione concordata con tutta la Commissione che ha votato all’unanimità l’esenzione – ha dichiarato l’assessore al Territorio e Ambiente Toto Cordaro – garantendo una copertura che darà ristoro a una categoria alla quale il governo Musumeci guarda con grande attenzione e che è strategica per il tessuto economico della Sicilia”.

“E’ una giusta battaglia che abbiamo condiviso. Ha prevalso il lavoro fatto da tutta la Commissione e da tutte le forze parlamentari che hanno votato l’emendamento all’unanimità”. Lo affermano il parlamentare di Italia Viva della Commissione Ambiente Edy Tamajo e il deputato di Italia Viva della Commissione Bilancio Luca Sammartino.

La commissione Bilancio dell’Ars ha anche approvato un emendamento PD che prevede la sospensione fino al novembre 2020 del pagamento dei canoni irrigui ai Consorzi di bonifica relativi al periodo 2013/2019. L’emendamento è stato proposto dai parlamentari PD Michele Catanzaro, Giuseppe Lupo, Baldo Gucciardi e Nello Dipasquale.

“Si tratta di un risultato importantissimo – dicono i parlamentari PD – che va incontro alle richieste di migliaia di agricoltori siciliani, che altrimenti avrebbero ricevuto le cartelle relative ai canoni arretrati proprio in un momento di grande difficoltà legato all’emergenza Coronavirus”.

“Oltretutto – aggiungono Catanzaro, Lupo, Gucciardi e Dipasquale – si tratta di arretrati calcolati sulla base di tariffe dell’acqua per uso irriguo che erano state notevolmente aumentate rispetto al passato: continuiamo a lavorare innanzitutto per mantenere anche in Aula questa misura nell’ambito dell’esame della finanziaria, successivamente chiederemo di ricalcolare le tariffe e riportarle agli importi iniziali”.

Articoli correlati