Una lettera-appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E’ questo l’ultimo disperato tentativo dei genitori di 150 studenti disabili iscritti alle scuole superiori di Palermo e provincia che da oltre quattro mesi non possono ancora tornare a frequentare le lezioni perché non è stato riattivato il servizio di trasporto.

Tutto è nato da un intoppo burocratico interno all’ufficio delle Politiche sociali della Città metropolitana che neanche l’intervento del sindaco metropolitano Leoluca Orlando è riuscito a sbloccare.  Allora i genitori dei ragazzi, affiancati dal sindacato Slai Cobas, si sono rivolti  al governo regionale, ma nonostante le promesse del presidente Rosario Crocetta, che giorni scorsi aveva proposto l’intervento della Croce Rossa che avrebbe dato la propria disponibilità a trasportare i disabili, anche questa ipotesi è stata bloccata sempre per via della burocrazia.

Secondo Donatella Anello, coordinatrice dello Slai Cobas Palermo “il sindaco della città metropolitana Orlando, trattandosi di una situazione di emergenza potrebbe intervenire con un’ordinanza affidando direttamente il servizio di trasporto”. Sciogliendo così il nodo burocratico che blocca tutto e consentendo quindi ai ragazzi di riprendere ad andare a scuola ed evitare di perdere l’anno a causa delle tante assenze.

I genitori degli studenti disabili chiedono quindi, con la lettera, al presidente Mattarella “un intervento urgente per porre fine alla situazione incresciosa in cui versano gli studenti disabili palermitani e siciliani in generale, che da gennaio non sono rientrati più a scuola e che rischiano di essere bocciati, e non per colpa loro!, e per scongiurare il licenziamento di migliaia di assistenti che da anni con il loro lavoro quotidiano garantiscono un servizio che per la Sicilia costituisce un esempio di alta qualità da estendere al resto del Paese e non da sopprimere”.

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