Tre sub morti recuperati senza identità nelle ultime settimane e 98 chili di hashish recuperati nel litorale siciliano.
Per fare luce su questo mistero oggi si è svolto un vertice al Tribunale di Termini Imerese. Attorno al tavolo investigatori e due procuratori capo: quello di Termini Imerese Ambrogio Cartosio e quello di Patti Angelo Cavallo. C’è da stabilire se ci sia una correlazione tra i sub morti e la droga trovata nelle spiagge siciliane.
Bisogna dare un nome e un cognome agli uomini ritrovare in queste ultime settimane tra Trabia e Termini Imerese, in contrada Ginestra, a Cefalù nel tratto di Mazzaforno e a Castel di Tusa, in provincia di Messina. I quasi cento chili di hashish sono stati recuperati sulle spiagge di Castelvetrano, Cefalù e Messina e Ragusa. Tante le ipotesi in campo, ma gli investigatori non si sbilanciano.
C’è la possibilità che un’imbarcazione che trasportava droga sia affondata e i sub sarebbero morti nel tentativo di mettersi in salvo. Oppure i sub sarebbero stati utilizzati per recuperare i pacchi droga con gps che viaggiano ancorati con le reti nelle chiglie delle navi. Le autopsie dei primi due sub hanno accertato che si tratta di uomini, nulla sull’identità.
Adesso si attende l’autopsia sul terzo sub ritrovato a Termini Imerese. Nel corso del vertice è stato deciso che i carabinieri batteranno la costa verificare se vi siano altri sub e altri pacchi droga ancora non trovati.
Nel corso del vertice è stato deciso che i carabinieri batteranno la costa verificare se vi siano altri sub e altri pacchi droga ancora non trovati. Nelle ricerche coinvolti anche gli uomini della capitaneria e gli aerei della marina militare.
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