“Stavamo vivendo la più grande svolta di rilancio di tutto il settore edile, una boccata d’ossigeno per tanti lavoratori che, dopo anni di crisi profonda, cominciavano a vedere uno spiraglio di prospettica occupazionale grazie allo strumento dei superbonus ma adesso, con il blocco della cessione del credito, il rischio che tutto venga vanificato e si assista ad una catastrofe economica e sociale drammatica, è altissimo”. Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca e il segretario provinciale della Filca Cisl Palermo-Trapani Francesco Danese.

“Evitare che migliaia di persone rimangano senza posto di lavoro e senza reddito”

Aggiungono i due sindacalisti: “È necessario e urgente mettere in campo tutte le azioni necessarie sinergiche e strategiche per sbloccare immediatamente la cessione dei crediti, con un presa di posizione netta e concreta del governo nazionale che consenta la cessione dei crediti a Cassa Depositi e Prestiti e a Poste Italiane. In attesa che si risolva questa situazione di stallo è opportuno che si utilizzino ammortizzatori sociali ad hoc per evitare che migliaia di persone rimangano senza posto di lavoro e senza reddito”.

Tante imprese senza liquidità hanno interrotto i lavori nei cantieri

“Non è possibile – continuano – che si abbandonino tante famiglie di lavoratori che hanno deciso di investire in progetti di transizione energetica, nell’efficientamento e la messa in sicurezza delle proprie case e adesso non sono più in grado di poter onorare i propri impegni. Tante imprese hanno interrotto i lavori nei propri cantieri perché non hanno più liquidità per poter pagare i lavoratori, tante opere sono ferme al palo e serpeggia incertezza e grande preoccupazione tra gli imprenditori e le famiglie”.

Scongiurare crisi economica e sociale

E ancora: “Condividiamo assolutamente tutte le strategie possibili da mettere in pratica per fermare e scoprire i truffatori che sono le mele marce ma non è possibile che a pagare sia l’innocente per il delinquente e quindi chi aveva creduto in questa occasione di riscatto economico e sociale determinato dalla manovra del superbonus. Ci auguriamo che questa battaglia – concludono – venga sposata da tutte le forze politiche perché togliere il pane ai padri di famiglia non è accettabile in un paese civile e che quindi tutti i referenti politici siciliani facciano sentire la propria voce a Roma o saranno corresponsabile di una crisi sociale ed economica che deve essere assolutamente scongiurata”.

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