Continuano le sollecitazioni al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il ripristino dei collegamenti essenziali da parte dei sindaci delle isole minori siciliane vittime di tagli ai collegamenti.

I tagli delle corse in convenzione e la protesta

In attesa di notizie dalla capitale, continuano le sollecitazioni al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il ripristino dei collegamenti essenziali tra le isole minori e la terraferma, oggetto di affidamento a società di navigazione tramite convenzione. “I tagli ai collegamenti effettuati, come richiesto dai Sindaci delle isole siciliane e sostenuto dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, non andavano fatti”, dicono i primi cittadini dellle isole minori siciliane in una nota congiunta. “A causa di queste decisioni, invece, le isole sono piombate nel caos, come era facile immaginare, aggravando i problemi amplificati dall’insularità come quelli che interessano la sanità, la scuola, il caro energia, etc”.

Verso altre forme di protesta

Intanto, fanno sapere i sindaci, il dirigente generale dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture e Mobilità Fulvio Bellomo chiede ai sindaci ancora qualche giorno di tempo per consentire al Ministero di trovare una soluzione. I primi cittadini però, nel rappresentare le enormi difficoltà, hanno solecitato un’immediata azione risolutiva al fine di “scongiurare l’aggravarsi della crisi sociale che investe le comunità isolane e ulteriori azioni di protesta”.

Una prima protesta a Salina, isola delle Eolie

E una protesta è stata inscenata a Salina nei giorni scorsi per protestare contro la riduzione dei collegamenti marittimi essenziali. Le attività commerciali e di vicinato hanno attuato la protesta “in segno di lutto”, così come si legge nelle motivazioni riportate nei diversi manifesti appesi alle porte di questi esercizi.

“Tagli ai collegamenti ci portano indietro di 40 anni”

“Questa è solo una prima protesta spontanea – viene scritto in un documento – che nasce da noi imprenditori, contro i tagli nei collegamenti marittimi, che i nostri territori hanno subìto dal mese di Ottobre e che sta comportando enormi limitazioni della mobilità di noi isolani, creando problemi anche per l’approvvigionamento delle merci di ogni tipo, anche essenziali come i farmaci che non arrivano più, quotidianamente, come prima. Questi tagli ci portano indietro di 40 anni”.

La riduzione dei collegamenti

Dall’ 1 ottobre è stata operata una riduzione dei collegamenti marittimi veloci di competenza statale, i cosiddetti collegamenti essenziali, a cui si aggiunge, dal primo novembre anche la riduzione dei collegamenti a mezzo nave, che già sta comportando problematiche in ordine ai rifornimenti di merci alle attività locali e di collegamento con la terraferma.

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