Quello odierno che ha scosso Catania ed è stato avvertito anche nel Siracusano e nel Ragusano, è soltanto l’ultimo in ordine cronologico degli eventi simici in Sicilia. Terra sensibile sotto questo punto di vista: si ricorderanno i famosi eventi di Messina del 1908 (7.1 della scala Richter) e del Belice del 1968 (6.4). Nel Siracusano, lo ricordiamo, il 13 dicembre del 1990, il giorno in cui si festeggia Santa Lucia, patrona del capoluogo, si verificò un fortissimo terremoto di magnitudo 5.6, avvertita anche nelle province di Ragusa e Catania, che durò poco meno di un minuto. L’area più colpita fu quella di Carlentini, dove alcune abitazioni crollarono causando la morte di dodici persone mentre altre vittime morirono a causa della paura per la scossa.

Nel il 26 dicembre del 2018, invece, una scossa di 4.8 con epicentro Viagrande creò tanta paura, diversi danni a seguito di molti crolli nel Catanese.

A parte questi estremi, l’isola è sempre stata interessata da movimenti tellurici. E di recente ne sono capitati alcuni di una certa rilevanza.

A gennaio scosse avvertite nel Siracusano

Scosse sismiche senza fine al largo del canale di Sicilia, in particolare nell’area di mare in prossimità di Malta. Il più forte si è registrato nella sera del 30 gennaio scorso: secondo l’Istituto nazionale di geofisica e di vulcanologia il terremoto è stato di magnitudo 5.6 ed è stato avvertito anche nel Siracusano.

Zona sensibile. Anche ad inizio dicembre si registrarono altre scosse tra il Catanese ed il Siracusano di intensità inferiore rispetto a quella odierna.

La terra tremò a fine 2022 nelle Eolie

Nel dicembre scorso un terremoto di magnitudo 4.6 venne registrato dall’Ingv (l’Istituto nazionale geofisica e vulcanologia) a 3 chilometri di profondità nel mare delle Eolie, a Sud di Vulcano. La scossa è stata avvertita dalle persone in tutta la provincia di Messina e nel capoluogo. Non vennero registrati danni e ci furono ulteriori scosse di assestamento di magnitudo 2.

Una porzione di costone, tuttavia, sarebbe franato a Lipari, in località Valle Muria. Le scosse alle Eolie sono state precedute e seguite da altri due terremoti nel Tirreno meridionale, tra le isole e la Calabria, con magnitudo 2.6 e 2.9. In seguito all’evento sismico la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile.

Pochi giorni prima scosse nel Palermitano e Messinese

Pochi giorni prima, a fine novembre, si erano verificate due scosse: una nel Palermitano e una nel Messinese. Una in mare, nella costa siciliana centro settentrionale, al largo di Palermo, di magnitudo 2.4. La scossa è stata registrata ad una profondità di 3 km di Roma. Il sisma non è stato avvertito sulla terraferma. L’altro terremoto, più forte, con scossa di magnitudo 3.5, si è verificato con epicentro a Stromboli, in provincia di Messina. La profondità stimata è stata di circa 279.1 km.

Nell’agosto 2022 paura a Giuliana

Paura nel Palermitano per una forte scossa di terremoto nell’agosto 2022 rilevata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con magnitudo di 4.2 con epicentro nel territorio del comune di Giuliana. Non si registrarono danni a persone o cose e monitoriamo gli eventi in sinergia con la Protezione Civile. Come si apprese sulla pagina Facebook del Comune nel Palermitano.