Sciopero generale dei lavoratori della sanità privata il prossimo 16 settembre. Lo annunciano le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

“Nonostante l’accordo siglato ieri in Sicilia tra l’Assessorato alla Salute e l’Aiop permane, come e più di prima, la necessità di scioperare e proseguire con la mobilitazione fino alla sottoscrizione definitiva del nuovo Ccnl di settore, saltata lo scorso luglio a causa del voltafaccia dei datori di lavoro”, spiegano i segretari generali Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango.

I sindacalisti hanno fatto chiarezza in merito a un post pubblicato ieri sera su Facebook dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in cui si annuncia: “La Sicilia è la seconda regione italiana che firma il rinnovo del contratto del personale Aiop/Aris. Migliaia di lavoratori che attendevano da anni la firma del contratto”.

“Considerando che la vertenza è, appunto, nazionale – proseguono Agliozzo, Montera e Tango – e che sinora Aiop ed Aris hanno mostrato una inaffidabilità mai vista sinora, come ribadito unitariamente dalle segreterie nazionali, lo sciopero va fatto e si farà e la nostra mobilitazione, con iniziative continue e differenziate, non si fermerà fino alla sottoscrizione di un rinnovo di contratto che è atteso ormai da quasi tre lustri! La nostra sarà una presa di posizione dura a sostegno dei dipendenti del settore e contro quei soggetti che non meritano di lavorare con soldi pubblici finché calpestano la legalità e i diritti dei lavoratori”.

Non è la prima volta che i lavoratori della sanità privata scendono in piazza. Manifestazioni si sono svolte a Palermo nei mesi di maggio, giugno e luglio.
“Vogliamo che il messaggio arrivi forte e chiaro. In particolare, l’atteggiamento di Aiop è intollerabile – avevano detto i segretari Montera, Agliozzo e Tango -. Dopo aver siglato la preintesa lo scorso 10 giugno, vogliono ancora che i lavoratori vivano in un limbo, con un contratto scaduto da più di 14 anni, quindi privi delle garanzie e delle tutele che spettano invece ai loro colleghi del settore pubblico”.

(foto di repertorio)

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