“Il tema dei rifiuti è stato oggetto da parte mia di ben due distinti esposti in Procura. Troppa produzione di ingombranti e un abbandono troppo diffuso. Abbiamo denunziato con forza sia io che il sindaco. A mio avviso c’è ancora qualcosa che deve venire fuori. Appena avremo  contezza dei nominativi dei dipendenti coinvolti provvederemo a sospenderli, o licenziare, a secondo dei casi. Saremo impietosi e inflessibili su questo fronte. Lo dobbiamo alla Rap e alla città”. Così il presidente Rap Giuseppe Norata commenta così l’operazione che a Palermo, ha messo un traffico illecito di rifiuti ingombranti.

La banda aveva utilizzato come base per lo smaltimento dei rifiuti l’ex Onpi, la struttura abbandonata e occupata abusivamente nella zona di Partanna Mondello in via Pandora a Palermo.

E’ qui che smontavano dai rifiuti tutto quello che poteva essere rivenduto e poi gettavano nei cassonetti le parti che non avevano valore. Un modo per abbattere i costi di imprenditori che si servivano di questa squadra che è stata seguita dai carabinieri dei nucleo operativo ecologico per sei mesi.

I cinque arrestati potevano contare sulla collaborazione di tre dipendenti della Rap che andavano a svuotare i cassonetti nella zona di Partanna utilizzati dai cinque per smaltire i rifiuti che non potevano andare a finire a Bellolampo.

Sulla stessa lunghezza d’onda il primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando:  “A settembre ho denunciato ad Antimafia regionale con apposito report che sullo smaltimento illecito di ingombranti a Palermo c’è un’organizzazione criminale. Ho scoperto con stupore che del mio report e della mia segnalazione non c’era traccia nella relazione conclusiva della Commissione. Anomalia che ho privatamente segnalato al Presidente Fava. Alla luce dei fatti di oggi, quel report assume ulteriore grande valore” ha commentato Leoluca Orlando poco fa nel corso della conferenza stampa sulla RAP.

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