“Attacatevi al tram”. Le nuove linee del traporto pubblico su rete ferrata rischiano di compromettere i già precari equilibri di bilancio delle società partecipate del Comune di Palermo. A lanciare l’allarme è il consigliere comunale di Forza Italia Ottavio Zacco. Secondo il presidente della VI Commissione, nell’attuale quadro burocratico le aziende comunali “rischiano il default” per il costo di rimozione e trasferimento dei sottoservizi.

Zacco: “Incomprensibile quanto fatto dalla precedente amministrazione”

L’esponente azzurro cita, a tal proposito, l’interpretazione dell’ingegnere Marco Ciralli. Secondo il tecnico comunale, lo spostamento dei sottoservizi, causato dai futuri lavori delle nuove linee del tram, rientra all’interno dell’alveo delle manutenzioni e che quindi, di conseguenza, i costi operativi siano da attribuire alle società partecipate. Un salasso che colpisce soprattutto Amg e Amap. Aziende costrette a pagare un conto salato rispettivamente da 4 e 10 milioni di euro.

Un film già visto in passato. Problema simile si era riproposto già nella passata consiliatura, a proposito delle linee esistenti del tram. Fatto sottolineato dallo stesso Zacco che, in una nota, esprime il suo disappunto. “Resta lo sconcerto politico per il fatto che questo problema si stia riproponendo. Ciò dopo che una simile situazione era già successa per le attuali linee del tram – evidenzia. E’ incomprensibile che la precedente Amministrazione non si sia preoccupata di trovare da subito questi soldi in fase di richiesta dei finanziamenti, lasciando ora questa ennesima grana da risolvere alla nuova Amministrazione”.

Il conto per le nuove linee del tram

Conto salato e che è figlio degli interventi per le future linee del tram, in particolare le tratte A, B e C. Opere che imporranno uno spostamento di tutti i sottoservizi presenti, pubblici e privati. Un processo dal quale passerà praticamente indenne soltanto la Sispi, visto che l’azienda partecipata dovrà soltanto spostare qualche ponte radio e wi-fi. “Danno” più ingente per le aziende private, per le quali però la giurisprudenza amministrativa riconduce tali spese alla fattispecie che nei contratti di concessione era previsto la rimozione o lo spostamento delle reti per esigenze di pubblico interesse.

I costi per Amap e Amg

Discorso diverso per Amap ed Amg. Mentre quest’ultima è titolare delle reti di gas ed illuminazione, anche se il Comune è socio unico, l’azienda della rete idrica del capoluogo siciliano è soltanto gestore delle reti e non già proprietaria. Un fatto che Ottavio Zacco sottolinea nella sua analisi, esponendo i rischi per le partecipate in seguito all’interpretazione dei tecnici comunali. “La posizione assunta dall’area della pianificazione urbanistica, secondo cui lo spostamento delle sottoreti per le nuove linee del Tram sarebbe una mera “manutenzione”, caricando, quindi, le spese alle aziende comunali, rischia letteralmente di mandare in default le nostre partecipate”.

“Non è, infatti, pensabile che Amap si assuma l’onere di spendere oltre 10 milioni di euro e AMG spenda 4 milioni per questi lavori di spostamento delle reti idriche e fognarie, del gas e dell’illuminazione. Non è un costo che può essere sostenuto dalle aziende e non è un costo che può essere scaricato sulle spalle degli utenti con un aumento delle bollette”.

“Sospendere iter amministrativo”

Un caos sul quale Ottavio Zacco chiede chiarezza all’Amministrazione Comunale. “Anche alla luce di quanto già affermato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, ho chiesto al sindaco Roberto Lagalla di sospendere l’iter amministrativo, in attesa di reperire i fondi necessari per questi lavori ed evitare sia il rischio di default delle aziende, sia l’aumento dei costi per gli utenti”.

 

 

 

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