“Una scelta unilaterale e improvvisa che va in un’unica direzione: quella di smantellare, anziché potenziare, il servizio ferroviario in Sicilia. A nulla sono serviti tavoli tecnici e audizioni. Per il governo Musumeci, le tratte ferroviarie possono essere stravolte senza preavviso. Ora Falcone ne risponda”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle all’Ars Stefania Campo, prima firmataria per il gruppo Ars di una interrogazione indirizzata al presidente della Regione nello Musumeci e all’assessore alle infrastrutture Marco Falcone sulla modifica degli orari dei treni della linea Siracusa-Ragusa-Gela-Licata- Caltanissetta.
“Nello specifico – spiega Campo – il treno 26667 proveniente da Caltanissetta e in arrivo nel capoluogo ibleo alle ore 8,00, su cui viaggiano lavoratori pendolari sia verso Gela che verso la provincia di Ragusa e studenti da Gela verso Comiso, è stato posticipato di oltre mezz’ora, con arrivo a Ragusa alle 8,46, fuori tempo massimo per qualsiasi pendolare. Questa situazione comporta inoltre la cancellazione del collegamento Ragusa-Modica-Siracusa delle ore 8,00, assicurato dallo stesso treno, così che per recarsi da Ragusa a Siracusa il primo treno utile è oggi alle ore 14,07, creando un disagio irrisolvibile all’utenza; il treno 12822 Siracusa-Gela del mattino, già penalizzato da una sosta di 20 minuti a Modica, subisce un ulteriore allungamento della sosta, tanto che la percorrenza da Siracusa a Ragusa (dove arriva alle 8,43, anche questo completamente fuori orario per i pendolari) ne risulta gonfiata fino a superare le tre ore (precisamente 3 ore e 7 minuti), rispetto alle normali 2 ore; il treno n. 26595 proveniente da Xirbi, in coincidenza col treno 3808 da Palermo, viene posticipato di due ore, pertanto il primo treno utile per spostarsi da Palermo a Ragusa-Modica non è più alle 13,30 ma alle 15,31 con arrivo a Ragusa alle 19,51”.
“E’ inaccettabile che la Regione, committente del servizio – continua ancora la deputata – abbia permesso queste modifiche senza coinvolgere minimamente l’utenza della tratta e in questo senso chiediamo la convocazione, in tempi brevi, di un tavolo tecnico con la direzione regionale di Trenitalia e i comitati dei viaggiatori pendolari per trovare soluzioni che garantiscano non solo le coincidenze per Catania o Palermo ma anche le esigenze degli studenti diretti a Comiso e degli utenti diretti a Vittoria e Ragusa. A quanto pare, il dialogo ed il confronto costruttivo con questo Governo regionale non funziona, non serve a nulla. Decine di commissioni e audizioni sembrano cadere nel vuoto quando poi ci si accorge che tanti bei programmi condivisi vengono inopinatamente stralciati. Musumeci e i suoi assessori non possono stravolgere la vita di centinaia di persone e cittadini contribuenti, semplicemente con un irragionevole ed unilaterale tratto di penna. Certe scelte vanno maturate e partecipate, ascoltando le ragioni dei più deboli e di chi ne subisce le conseguenze in prima persona: questo è il caso del trasporto pubblico siciliano, se si ha sincera voglia di governare per la Sicilia e non, invece, per come appare, solo per tirare a campare” – conclude la deputata.
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